È un giudizio negativo quello espresso dal capogruppo di Avanti Montevarchi Europa Verde di Montevarchi, Fabio Camiciottoli, in merito all’approvazione degli strumenti urbanistici di Montevarchi. “L’amministrazione comunale ha perso un’altra occasione per disegnare la Montevarchi del futuro e redigere norme chiare e di facile attuazione che permettessero di sorpassare le criticità presenti e favorire l’operatività. Già in fase di adozione avevamo espresso un giudizio negativo, evidenziando criticità, mancanze delle necessarie valutazioni propedeutiche e una propensione a trattare questioni puntuali a scapito di quelle generali. Era stato privilegiato lo sviluppo produttivo e commerciale a scapito di quello residenziale e sociale”.
“Purtroppo – continua Camiciottoli – la maggioranza cittadina non ha avuto la volontà di aprire confronti pubblici. Purtroppo nel Sindaco non è prevalsa la volontà del confronto partecipativo pubblico ed istituzionale ma quello singolo e puntuale, escludendo le articolazioni elettive. Noi, come Gruppo consiliare e Forze politiche e cittadine, abbiamo interloquito con molti strati della società e presentato osservazioni e ed inseguito emendamenti ed atti indirizzo ma a poco è valso. Pur avendo sostenuto e sottoscritto alcuni emendamenti insieme alla maggioranza che raccoglievano alcune nostre indicazioni poste con osservazioni ed in fase di dibattito istruttorio, abbiamo comunque dato il nostro giudizio generale negativo ad un piano che riteniamo lacunoso e stilato in fretta e non idoneo a fornire risposte alle problematiche di Montevarchi che, anche nelle ultime settimane, sono state sollevate dai tecnici e dalle associazioni di categoria”.
Il capogruppo di Avanti Montevarchi evidenzia le ragioni del voto negativo: “Per la prima volta a Montevarchi, il Sindaco e la maggioranza cittadina non sono stati capaci o peggio non hanno voluto costruire concrete risposte alle tante istanze poste dalle associazioni di categoria e dai collegi ed ordini professionali; invece di favorire norme generali e di sviluppo si sono privilegiate risposte puntuali poco coerenti tra loro come nel caso dei tanti passaggi a diversa tipologia o possibilità di ampliamenti; non è seguita un’analisi sugli edifici contermini come era necessario ed opportuno che avvenisse confermando i nostri dubbi sull’accuratezza dei quadro conoscitivo; a partire dalla richiesta di maggiori approfondimenti rispetto al tessuto socio economico, ai flussi di mobilità, alla necessità di redigere a priori i vari regolamenti necessari e al piano del Centro storico sono state rigettate le nostre richieste senza chiare motivazioni”.
Inoltre, “abbiamo votato negativamente perché nel Piano Strutturale non sono stati mantenuti i corridoi infrastrutturali viari quale l’asse stradale tra il ponte Leonardo e via Leopardi e la variante a via Arno a Levane, che erano e sono arterie necessarie alle aree già trasformate. Senza uno studio sull’evoluzione demografica ed economica, si è privilegiato la realizzazione di medi centri commerciali in aree prossime al centro su una ex strada statale già troppo congestionata; i pesanti contributi rilasciati Regione rispetto al nuovo strumento urbanistico confermano tutte le nostre criticità, mentre i richiesti approfondimenti ai propedeutici quadri conoscitivi vengono rimandati a dopo l’approvazione. Fatto questo di dubbia legittimità in quanto ha determinato il fatto che i Consiglieri Comunali si sono dovuti esprimere sulle scelte e sulle osservazioni in pendenza di quadri conoscitivi definiti”.
Camiciottoli critica infine la decisione di aggregare le osservazioni in sede di voto, e solleva “forti dubbi di legittimità su tutto il processo che, a garanzia di tutti, sarebbe utile chi di dovere verificasse e purtroppo quanto visibile nei due giorni di aula ne rappresenta una chiara testimonianza. Montevarchi non merita un Sindaco e delle forze politiche che si limitano ad avallare una visione della città circoscritta all’oggi senza progettare lo sviluppo futuro, approvando norme interpretabili e di difficile applicazione.
Infine vorremmo censurare e prendere una forte distanza dalle offensive ed improprie dichiarazioni del sindaco rivolte al referente tecnico di Confindustria Toscana Sud in occasione della discussione di un nostro atto d’indirizzo volte a realizzare uno Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Vallata. Nella bramosia di colpire una persona che non la pensa come lei, non possiamo accettare che la Variante alla Strada 69 e il ponte Leonardo sono opere faraoniche con spreco di risorse pubbliche. Dichiarazioni che meriterebbero risposte in altre sedi e pure una netta presa di posizione anche da parte del Presidente della Provincia di Arezzo perché tese a minare la credibilità dell’Ente che rappresenta e dei suoi tanti dipendenti”.