22, Novembre, 2024

Laetitia Ky: ‘L’Ambigua Avventura’. Empowerment femminile e arte contemporanea si incontrano a Casa Masaccio 

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il panorama dell’arte contemporanea si arricchisce di una nuova, imperdibile mostra che esplora tematiche di grande rilevanza sociale e culturale: “L’Ambigua Avventura” di Laetitia Ky. Curata da Alessandro Romanini, questa esposizione si terrà presso Casa Masaccio, in collaborazione con LIS10 Gallery di Arezzo e Parigi, e rappresenta un omaggio all’empowerment femminile nell’arte e nella società. A presentare la mostra in anteprima, è stata proprio la poliedrica artista.

Laetitia Ky, nata ad Abidjan nel 1996, è un’artista ivoriana la cui attività artistica originale combina espressione creativa e impegno civile. La sua pratica unisce fotografia, pittura, scultura, performance, videomaking e cinema, fondendoli in una sinergia tecnica che affascina e ispira. La sua fama internazionale è consolidata da partecipazioni a eventi di prestigio come la Biennale di Venezia del 2022, dove ha rappresentato la Côte d’Ivoire, e mostre in luoghi rinomati come il Musée des Arts Décoratifs di Parigi e il Kunstmuseum di Wolfsburg. Ky ha anche tenuto workshop e seminari presso istituzioni di rilievo, come la Tate Modern di Londra, e ha partecipato a conferenze come la “Ted Conference” di Atlanta e “Based” a Istanbul. Inoltre, la sua performance nel film “Disco Boy” le è valsa l’Orso d’Argento al Festival del Cinema di Berlino. Nonostante questi impegni internazionali, Ky mantiene un forte legame con la Toscana, regione che l’ha profondamente ispirata sia artisticamente che personalmente.

 

Uno degli aspetti più distintivi dell’opera di Laetitia Ky è la sua ricerca sulle “sculture capillari”. Queste acconciature artistiche, che richiamano tradizioni identitarie africane, diventano strumenti potenti di rivendicazione di genere e identitaria. Le acconciature nei paesi africani non sono semplici ornamenti, ma veri e propri linguaggi non verbali che comunicano etnia, status sociale e altre informazioni personali. Ky trasforma queste acconciature in sculture, utilizzando capelli e materiali metallici per creare opere che celebrano la “black beauty” e il potere femminile. Il legame di Ky con la Toscana ha radici profonde. Già durante i suoi studi liceali, è rimasta colpita dall’abolizione della pena di morte e della tortura ad opera del Granduca Pietro Leopoldo nel 1786. La sua passione per la regione è stata ulteriormente alimentata dagli studi sull’architettura rinascimentale e dalle ricerche artistiche a Carrara, Pietrasanta e Arezzo. A Carrara, Ky ha realizzato una campagna fotografica legata alle cave e alla storia dell’artigianato locale. A Pietrasanta, ha lavorato con fonderie e laboratori artistici, mentre ad Arezzo ha esplorato l’opera di Giorgio Vasari e la sua connessione con Masaccio. Nel 2022, Ky ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Pegaso d’Argento dal Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, per il suo impegno per i diritti civili e femminili.

Come spiegato dall’artista e dal curatore della mostra:La mostra “L’Ambigua Avventura” prende il nome dall’omonimo saggio di Cheikh Hamidou Kane e affronta temi complessi e interconnessi: l’identità “Black”, le radici culturali e coloniali, le discriminazioni di genere e il “genius loci” toscano. La visione dell’Africa, spesso rappresentata da una prospettiva eurocentrica, viene reinterpretata da Ky attraverso nuovi parametri di auto-rappresentazione, sfidando stereotipi etno-antropologici radicati. Il titolo della mostra è significativo, richiamando il libro di Kane che narra la storia di Samba Diallo, un giovane senegalese che affronta le contraddizioni tra la cultura occidentale e le tradizioni africane. Allo stesso modo, Ky esplora la dualità dell’identità africana e la sua rappresentazione nel contesto globale contemporaneo.”

Il programma dell’evento di apertura spiegato dal direttore di Casa Masaccio, Fausto Forte:” L’evento di apertura della mostra, sabato 6 giugno, includerà diverse attività: Workshop – performance Empow’Hair ‘Tessiture di Identità’ Giardino di Casa Masaccio, ore 16:00. Laetitia Ky condividerà la sua tecnica di “scultura capillare” attraverso un workshop interattivo. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare il processo creativo dell’artista e creare le proprie sculture capillari sotto la sua guida. Art Talk Empow’Hair ‘Tra radici culturali e identità contemporanea’ Palazzo d’Arnolfo, ore 17:30.
Una discussione con Laetitia Ky, Alessandro Romanini e Justin Randolph Thompson sull’arte nell’attivismo, l’identità culturale, la “black beauty” e il potere femminile. Il talk esplorerà anche il contributo degli afrodiscendenti nella società e nella cultura contemporanea. Casa Masaccio, ore 18:30 – Inaugurazione ufficiale della mostra con presentazione delle opere di Ky. La mostra include fotografie di vario formato, dipinti e sculture recenti, molte delle quali realizzate appositamente per questa esposizione.”

La mostra di Laetitia Ky si concentra sull’autorappresentazione e la valorizzazione della “black beauty”. Le fotografie esposte sono il risultato di performance di scultura capillare, dove Ky utilizza posture e gesti tratti dalla tradizione della body art e della performance. Queste immagini non sono solo estetiche, ma veicolano messaggi potenti di identità e resistenza. Le opere pittoriche e scultoree di Ky ampliano questa narrativa, combinando tecniche tradizionali con innovazioni contemporanee. Le sue sculture capillari, supportate da strutture metalliche, diventano vere e proprie opere d’arte plastica, mentre le fotografie immortalano queste creazioni in contesti che richiamano la storia e la cultura africana.

Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni:” Siamo molto onorati di ospitare questa Personale di un’artista molto giovane, eppure già molto nota. Una mostra che sarà esposta fino al mese di ottobre. Affronta temi davvero importanti, quali l’emancipazione della donna e della donna africana: ogni donna si riconosce nei forti valori identitari che attraverso le sue opere, di vario tipo, trasmette.”

Articoli correlati