Il caso ‘Gioventù Nazionale’ sollevato dall’inchiesta di Fanpage su antisemitismo e razzismo tra alcuni militanti del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, e che ha portato a ripercussioni e acceso il dibattito a livello nazionale, ha avuto uno strascico anche a Montevarchi.
Tutto nasce da un post su facebook di Samuele Cuzzoni, consigliere comunale del Partito Democratico, all’opposizione a Montevarchi, che all’indomani di quella inchiesta giornalistica si rivolge all’assessore Lorenzo Allegrucci, “tesserato di Fratelli d’Italia e componente dell’esecutivo nazionale di Gioventù Nazionale. Montevarchi non credo si meriti un componente nelle istituzioni facente parte di un gruppo che appoggia l’antisemitismo, il razzismo, il fascismo, modi e usanze di un’epoca buia, che ha portato il nostro Paese e la nostra Europa ad un periodo di morte e distruzione. Per questo vorrei chiarezza, e sinceramente vorrei sentire anche delle scuse, proprio per il suo ruolo di componente dell’esecutivo nazionale occorre che si prenda la responsabilità di chi fa parte di quel mondo, con ruoli principali e non da comprimari. Saluti romani, inni al fascismo e frasi deprecabili da ragazze e ragazzi che si insinuano all’interno delle istituzioni: tutto questo non è accettabile. Senza vittimismo, senza retorica, prenda le distanze, anche se già avrebbe dovuto parlarne invece che tacere per settimane”.
Parole che hanno scatenato la reazione dello stesso Lorenzo Allegrucci ma anche un vespaio di polemiche. L’assessore Allegrucci, sempre su facebook, replica in un video: “Non pensavo di dover davvero rispondere ad un attacco assolutamente infondato e politicamente vigliacco. A seguito dei comunicati usciti, dirò due parole: nel merito della questione Fanpage, non ho alcun problema a prendere le distanze dalle frasi antisemite e razziste che si sentono nel servizio. Voglio invece contestare il metodo utilizzato da Cuzzoni, che per l’ennesima volta mi rivolge attacchi più personali che politici, fatti sui social e non nei luoghi preposti per il confronto politico come il Consiglio comunale, dove peraltro Cuzzoni non ha proferito parola sull’argomento, infangando la mia reputazione e permettendosi addirittura di creare fotomontaggi associando il titolo di Fanpage a volti e nomi che non c’entrano niente nell’inchiesta. Visto il danno d’immagine che ritengo di aver subito, confermo la mia volontà di valutare se intraprendere azioni legali”.
Decine i messaggi di solidarietà arrivati sui social sia a sostegno di Allegrucci che di Cuzzoni, ma anche altrettanti attacchi da una parte e dall’altra.
A sostegno di Cuzzoni sono arrivate tra le altre le parole di solidarietà dell’Anpi Valdarno, così come quelle di ‘Casa Comune Montevarchi’, movimento politico di cui fa parte l’ex sindaco Valentini: entrambi hanno espresso solidarietà al consigliere del PD chiedendo ancora ad Allegrucci di esprimersi nel merito della questione.
Il sindaco Silvia Chiassai Martini ha invece sostenuto l’assessore Allegrucci con un post sui social: “Caro Lorenzo, continua a svolgere il tuo ruolo da assessore con impegno e nell’esclusivo interesse della nostra città. È l’unica cosa che merita attenzione e sacrificio. Le persone per bene sono poche in politica, continua il tuo cammino a testa alta e lascia perdere chi ancora non riesce ad accettare, a tutti i livelli, il risultato della volontà popolare e chi non perde occasione di attaccare sul piano personale perché non ha argomenti politici”. Parole simili anche dagli assessori della giunta e dai consiglieri di maggioranza.
Movimenti e partiti politici si sono espressi anche con comunicati stampa.
Il Partito Democratico provinciale e quello di Montevarchi hanno rilasciato una nota in cui si legge: “L’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale ha fatto emergere ancora una volta il problema fascismo dentro Fratelli d’Italia. Un partito che non sembra aver ancora fatto i conti con la propria storia, problema che purtroppo coinvolge le nuove generazioni di militanti e dirigenti politici. Il nostro consigliere comunale Samuele Cuzzoni ha chiesto all’Assessore Allegrucci (FdI) di dissociarsi da ciò che è emerso da quella inchiesta in virtù del ruolo istituzionale che riveste nella giunta di Montevarchi. Sui social abbiamo assistito a un evidente attacco contro Cuzzoni, sia personale che del ruolo politico e istituzionale che riveste. Samuele Cuzzoni, come rappresentante del Partito Democratico, ha chiesto legittimamente all’ assessore di dissociarsi dai fatti, offrendogli anche l’opportunità di dare un messaggio a difesa della costituzione antifascista. Dalla risposta di molti cittadini e di associazioni a sostegno di Samuele Cuzzoni emerge come Allegrucci abbia perso un’occasione di contatto con la comunità di Montevarchi. Rileviamo con dispiacere che oltre alla vicinanza espressa al consigliere Cuzzoni, alcuni abbiano utilizzato questa vicenda per attaccare il PD di Montevarchi nella sua direzione di rinnovamento e costruzione. Il consigliere Cuzzoni è un iscritto, membro della segreteria comunale, dell’assemblea e della direzione provinciale del Partito Democratico. Partito che, mentre uscivano alcune dichiarazioni, lavorava per tutelare Samuele anche da eventuali contenziosi legali che sono stati ventilati. Questo perché il Partito Democratico è realmente una comunità democratica”.
Prima Montevarchi, movimento politico che sostiene la maggioranza, ha scritto: “La Segreteria di PRIMA MONTEVARCHI esprime piena solidarietà all’Assessore Lorenzo Allegrucci, già nostro capogruppo nella precedente consiliatura, per l’aggressione del tutto gratuita e immotivata che ha subito dal consigliere Samuele Cuzzoni del PD, con un post su Facebook con il quale lo si accosta a frange estremiste, fasciste e antisemite, chiedendogli conto e scuse di fatti a lui non certo ascrivibili né personalmente né politicamente (eventi per cui niente c’entra l’attività amministrativa di Allegrucci). Fin qui non ci sarebbe da meravigliarsi perché Cuzzoni non è nuovo ad uscite e proclami “fuori dalle righe”, ma nello stesso tono si è mossa Casa Comune di cui fa parte l’ex Sindaco Valentini e alcuni della sua giunta, l’ANPI e anche il PD. Allora non possono essere più frasi in libera uscita per mettersi in mostra, di un consigliere del PD, ma di una vera e propria aggressione orchestrata nei confronti di una persona come Allegrucci, che della moderazione ed educazione ha sia stile di vita che visione politica. E questo lo sanno bene anche i suoi oppositori. Pertanto se vorrà ricorrere alle vie legali per tutelare la sua persona ed il suo nome, ci troverà solidali e comprensivi. Perché a tutto c’è un limite”.