Mauro Di Ponte e la sanità in Valdarno. “La scorsa settimana ho avuto numerosi colloqui con varie figure che operano e lavorano all’ospedale della Gruccia, a causa delle recenti vicende che li riguardano. È necessario riportare la sanità al centro delle agende delle amministrazioni dei comuni valdarnesi. Non è accettabile e non è più sopportabile che una struttura sanitaria come quella della Gruccia, che si prende cura di un bacino territoriale che abbraccia due province e che potenzialmente serve circa 150.000 cittadini, classificata di primo livello, versi in queste condizioni”.
“Le manutenzioni della struttura sono carenti e gli investimenti insufficienti. Si sta realizzando il primo lotto di lavori al pronto soccorso, ma ancora non sono stati stanziati i fondi per l’acquisto delle attrezzature e degli arredi necessari, e soprattutto per realizzare il secondo lotto di lavori. È fondamentale investire sul personale sanitario, sia in termini quantitativi che qualitativi. È indecente che OSS e personale infermieristico denuncino che a fine maggio non abbiano ancora i turni del mese di giugno, a causa della carenza di personale. Prima di tutto, i Valdarnesi hanno il diritto di ricevere cure di qualità; secondo, lavorare sotto organico non è sicuro. Far cadere sulle spalle del personale in prima linea le difficoltà organizzative causate da altri livelli è irresponsabile”.
“Condivido il richiamo fatto dal Sindaco di Montevarchi. Aggiungo, come spesso ho fatto e
continuerò a fare in questi giorni di campagna elettorale, che è necessario che i Sindaci si svestano della giacca di esponenti politici e indossino solo quella di Sindaco. Questo richiamo è soprattutto diretto a Chienni, che per circa dieci anni è stato presidente della conferenza dei Sindaci del Valdarno. Probabilmente avrebbe fatto meglio gli interessi dei cittadini se avesse fatto qualche richiamo in più al Presidente della Regione e al Direttore Generale dell’USL, invece di essere sostanzialmente sempre accondiscendente con loro. Spesso le loro scelte hanno collocato i cittadini del Valdarno in una posizione di serie B, e la situazione attuale della Gruccia ne è la riprova”.
“Nel mio programma, da settimane ho messo il focus su queste tematiche: è necessario
richiamare l’attenzione sulla salute dei nostri cittadini, anche risultando scomodi per i vertici regionali, invece di pensare solo ad ingraziarsi certe figure regionali per semplici opportunità di carriera personale. Noi saremo sempre dalla parte del cittadino che ha diritto a una sanità pubblica efficiente. Spesso, però, la sanità pubblica ha ben poco di pubblico, costringendo i pazienti a rivolgersi al privato a causa delle lunghe liste d’attesa. È ora di tornare a offrire servizi efficienti ed efficaci e di mettere il personale sanitario in condizioni di lavoro adeguate, in un ambiente che possa offrire soddisfazioni e opportunità di carriera anche ai più meritevoli”.