Il Progetto per San Giovanni, con Valentina Vadi candidata a Sindaco attaccala le Liste civiche. Il gruppo sostiene che in questa fase cruciale della campagna elettorale, si stia assistendo a un fenomeno che mette in discussione la purezza proclamata dalle Liste Civiche.
Le parole del gruppo:”È proprio vero che nella vita si impara sempre qualcosa di nuovo e che la realtà riesce spesso a superare di gran lunga l’immaginazione: in questa campagna elettorale, che è entrata ormai nella sua fase cruciale, ne stiamo vedendo proprio di tutti i colori. Ed ecco che, quando e dove meno te l’aspetti, riemergono sotto mentite spoglie proprio quei vituperati colori di simboli e bandiere dai quali le Liste Civiche hanno sempre tenuto a rimarcare la loro virginale distanza. Coloro che si dichiarano oggi e si sono sempre dichiarati incontaminati dalla politica tradizionale, duri e puri, lontanissimi dalle logiche di chi ha sempre utilizzato i soliti simboli per indottrinare la gente, non hanno proprio nessuna difficoltà ad ospitare nelle proprie iniziative elettorali esponenti di primo piano di forze politiche che vanno da Italia Viva a Fratelli d’Italia.
Perché chiamare a San Giovanni persone del calibro di Manuel Vescovi, va detto chiaramente e senza tanti giri di parole, significa voler sdoganare la destra destra, quella becera che strizza l’occhio alle persone col prurito alle mani. Non c’è che dire, è un gran bel pezzo di arco costituzionale, una bella ammucchiata come si sarebbe detto una volta in politichese stretto. In politica per essere credibili bisogna metterci la faccia, e quando ci metti la faccia il tuo modo di agire è conseguente, lineare, cristallino ed esplicito. Altra cosa è invece cercare di far passare ciò che arriva dritto dritto dalle segreterie della politica romana, così indigeribile per gli stomaci delicati dei civici, per qualcosa di nuovo ed innovativo come gli “Stati Uniti d’Europa”. Altra cosa è cercare di coalizzare tutti coloro che non stanno con “quelli che comandano da sempre a San Giovanni” in un rassemblement che sa di minestrone lasciato fuori dal frigorifero e di ottusa pervicacia nell’intenzione di mescolare l’acqua con l’olio.
Civismo è una parola dal significato nobilissimo: declinare, nei fatti, questo concetto creando coalizioni raffazzonate che mettono insieme tanto pseudo centro e tanta destra è un’operazione di basso profilo. Il confronto politico, del quale una società civile sana non può assolutamente fare a meno, è proprio tutto su un altro piano.”