“Osare, rischiare compromettersi” è il titolo della manifestazione che giovedì 23 maggio, a Montevarchi, celebrerà il 32esimo anniversario della strage di Capaci con la presenza del prete antimafia Don Antonio Coluccia. Il Palazzetto dello Sport di Montevarchi si prepara ad accogliere circa 350 studenti delle classi seconde e terze Medie e delle prime Superiori del territorio per un incontro, organizzato dal Comprensivo Magiotti, con coloro i quali spendono “la vita contro la mafia” e hanno scelto di mettersi al servizio della comunità.
Don Antonio Coluccia, sacerdote che da anni si occupa dei più fragili e degli emarginati nelle periferie romane, è diventato anche un prete “scomodo” e minacciato dalla criminalità. Interverranno inoltre all’iniziativa: il Prefetto di Arezzo, Dott.ssa Maddalena De Luca, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonello Claudio Rubertà, il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Dott. Roberto Curtolo.
“Questo evento, in data 23 maggio, permette ai nostri ragazzi e al territorio di ricordare la strage di Capaci in cui nel 1992 perse la vita il Giudice Falcone – ha ricordato il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini – seguita 57 giorni dopo dall’uccisione del Giudice Paolo Borsellino. Due drammi che segnarono l’Italia anche nella consapevolezza di reagire alla mafia. Oggi ci sono tanti esempi di vite spese contro la criminalità e per l’affermazione della legalità, dalla Magistratura, alle Forze dell’Ordine, alla società civile. Ringrazio naturalmente la dirigente scolastica, Prof.ssa Laura Debolini per l’organizzazione di questa iniziativa di riflessione, invitando anche un personaggio speciale, Don Antonio Coluccia, che da operaio e sindacalista ha trasformato la sua vita incontrando la Fede, difendendo i più deboli e contrastando le mafie”.
