È stato proclamato lo sciopero generale per l’8 marzo, nella Giornata internazionale dei diritti delle donne. Lo sciopero coinvolgerà trasporti pubblici, scuola, sanità, la logistica e settore pubblici e privati. L’agitazione è stata indetta da sindacati di base Lai Cobas, Usb, Adl Cobas, Cub, Osp Faisa-Cisal e Flc Cgi.
Per quanto riguarda la scuola, sono possibili ripercussioni dagli asili nido fino alle università. La Flc Cgil ha proclamato l’intera giornata di astensione dal lavoro per il personale della scuola statale e non, università, ricerca, Afam e formazione professionale.
Anche nella sanità sono coinvolti i settori pubblici e privati: in questo caso lo sciopero è indetto dalle organizzazioni sindacali Usb, Usi, Adl Cobas, Cub, Cobas Sanità-Università e Ricerca e con l’adesione di Usb Pubblico impiego, Clab, Cub Sanità e Cub Pubblico Impiego.
Ridimensionato invece lo sciopero nel comparto dei trasporti, dopo la pronuncia del Garante che aveva parlato di irregolarità nella concentrazione degli scioperi generali. Rimane proclamato per i trasporti esclusivamente lo sciopero proclamato dal sindacato Slai Cobas e non dalle altre sigle sindacali.
Altri settori potrebbero essere coinvolti, in particolare gli uffici pubblici e i servizi, ovviamente sempre in base all’adesione del personale allo sciopero.