23, Luglio, 2024

San Giovanni, inaugurata la seconda area di sgambatura cani realizzata con materiali di recupero 

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Questo pomeriggio San Giovanni Valdarno ha inaugurato la seconda area di sgambatura cani della città, situata lungo il Lungarno Risorgimento, di fronte alle scuole medie Marconi. L’area, costruita dalla società cooperativa Agrimen Onlus, è uno spazio verde progettato per accogliere e intrattenere gli amici a quattro zampe, fornendo loro un ambiente sicuro e divertente. Questa nuova iniziativa si aggiunge al parco aperto lo scorso aprile di fronte allo stadio, ampliando le opportunità per i residenti di godere di spazi dedicati ai loro animali domestici.

Per la realizzazione di quest’area sono stati utilizzati esclusivamente. La cooperativa Agrimen ha presentato questa proposta come parte di una gara per la manutenzione del verde pubblico, dimostrando come sia possibile coniugare il rispetto per l’ambiente con la creazione di spazi pubblici funzionali e accoglienti. Gli elementi di agility dog inoltre sono stati costruiti da ragazzi e ragazze con disabilità. L’area è recintata e dotata di un cancello di ingresso per garantire la sicurezza degli animali e dei loro proprietari.

Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni:” Era importante inaugurare questa nuova area di sgambatura cani che si trova lungo la Statale di fronte alle scuole medie Marconi. È esattamente speculare all’altra che abbiamo organizzato lo scorso aprile. Un’opportunità per i nostri amici a quattro zampe per poter essere liberi senza il guinzaglio lungo tutto il nostro tratto del Lungarno. Quest’area di sgambatura cani fa parte di alcune migliorie ed è stata creata dalla cooperativa Agrimen che cura per il Comune di San Giovanni Valdarno proprio il verde pubblico. Tutto ciò che è all’interno dell’area è fatto con materiali riciclati: un altro piccolo tassello nella riqualificazione del Lungarno.”

Alessandro De Falco, Agrimen:”Si tratta di una proposta migliorativa all’interno del bando di gara per la manutenzione del verde. Quest’area è tutta realizzata con materiali di recupero. Nei nostri laboratori prestano attività persone svantaggiate o a bassa marginalità lavorativa e attraverso i rapporti che abbiamo con gli educatori professionali consentono il reinserimento dei soggetti svantaggiati nei periodi in cui non facciamo giardinaggio.”

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