L’Istituto Comprensivo di Figline Valdarno in una nota interviene in merito alla vicenda del sopralluogo a sorpresa di Naimi e Giannarelli. “Non abbiamo impedito loro di entrare, ma solo chiesto che aspettassero l’uscita di tutti i bambini”
Venerdì la visita a sorpresa del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giacomo Giannarelli, e del consigliere comunale Lorenzo Naimi, si è conclusa con un nulla di fatto. "Ci è stato negato l’ingresso nelle strutture dai dirigenti scolastici, sulla base di una Circolare che non abbiamo visto, e noi non abbiamo voluto forzare la mano per rispetto degli studenti", avevano commentato i due rappresentanti pentastellati.
Ora arriva la replica della Dirigenza dell'Istituto Comprensivo di Figline, in una nota in cui si spiega che "i due consiglieri sarebbero potuti entrare, ma dopo la fine delle lezioni, quando gli studenti fossero usciti". E la direzione scolastica rimanda così al mittente ogni accusa di aver impedito la loro ispezione.
"In relazione ai fatti accaduti davanti alla Scuola Primaria di San Biagio, la mattina di venerdì 16 ottobre, e riferiti da Giannarelli e Naimi, si precisa che i suddetti signori si sono presentati al cancello della scuola senza aver avvisato direttamente la direzione. Il personale dei plessi ha precise disposizioni di non far entrare nella scuola sconosciuti, chiunque essi siano, a tutela della sicurezza dei bambini che vi sono accolti".
"I consiglieri – si legge ancora nella lettera – dopo aver parlato con la direzione, sono stati invitati a ritornare dopo l'uscita dei bambini, non opponendosi alla visita, ma chiedendo cortesemente di agire in maniera da non disturbare le lezioni. In particolare pareva non accoglibile la richiesta di visitare i bagni durante la frequenza degli alunni. I consiglieri sarebbero potuti tornare già alle 16,30 di quello stesso pomeriggio, dopo il termine delle lezioni, ma hanno detto di non potersi trattenere".
"Sono stati allora invitati a ritornare la settimana successiva: la direzione si rendeva disponibile a fornire loro tutti gli orari di apertura dei vari plessi, in modo che potessero ispezionare gli edifici in assenza dei bambini, nell’intervallo di tempo che i collaboratori scolastici utilizzano per effettuare la pulizia dei locali. Quindi se ne sono andati dicendo che sarebbero ritornati".
"Si tiene a precisare – conclude la nota dell'Istituto – che la scuola affida la revisione periodica della sicurezza dei plessi ad un Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione, un ingegnere e al suo studio specializzato in sicurezza delle scuole e degli ambienti di lavoro, e che per tutte le varie questioni la scuola si riferisce ad un proprio responsabile. Sarebbe bastata una semplice telefonata in direzione per concordare le modalità più opportune di ingresso in un ambiente frequentato da minori anche molto piccoli".