23, Luglio, 2024

Il comune di Montevarchi lancia una raccolta fondi per il restauro di un dipinto del’600 a Moncioni

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Al via una raccolta fondi rivolta a tutti i cittadini di Montevarchi per il restauro di un’opera del 1600, ubicata nella chiesa di Moncioni e riconducibile alla bottega di Michelangelo Vestrucci.

Si tratta di un imponente dipinto su tela risalente al XVII secolo, molto probabilmente opera di un pittore che orbitava attorno all’ambiente fiorentino e alla bottega del noto pittore Michelangelo Vestrucci, che al momento si trova in un pessimo stato di conservazione. Proprio per questo, la comunità di Moncioni si è mossa per restaurare il dipinto affinché possa di nuovo tornare al suo splendore. Il dipinto rappresenta l’Assunzione della Vergine e Santi Giovanni Evangelista, Giacomo, Lorenzo e Cristina, attorniati da un coro di angeli in movimento.

Per il restauro di quest’opera è stata stimata la cifra di 16.000 euro, di cui ben 10.000 euro sono stati finanziati dalla Fondazione CR Firenze, da qui nasce l’appello promosso dal Comune di Montevarchi ai suoi cittadini. Una raccolta fondi rivolta a tutta la comunità montevarchina, quindi, per ottenere i 6.000 euro mancanti al restauro, ma anche la possibilità di fare una piccola azione per il raggiungimento di un importante traguardo, quello di riscoprire la storia del dipinto e farlo tornare al suo stato passato.

Silvia Martini Chiassai Sindaco di Montevarchi: “Sosteniamo come Amministrazione a pieno una volontà che è nata proprio dalla comunità di Moncioni e ringrazio il rappresentante, il dottore Fabio Burzi, che ha recuperato un’opera importante ma anche un’opera d’arte di rilievo del XVII secolo. Opera che rappresenta la Vergine e i Santi e che si trova nella Chiesa di Moncioni, ma che negli anni ha subito danni importanti. La volontà dei moncianesi è quindi quella di restaurarla e riportarla al suo splendore, ma naturalmente l’opera ha un valore anche di appartenenza alla comunità stessa, già è stato dato un grande contributo per il restauro dalla Fondazione CR Firenze che ringrazio personalmente dato che hanno donato 10.000 euro. Al momento mancano 6.000 euro per arrivare al restauro completo sui 16.000 euro stimati, quindi siamo a richiedere la collaborazione dei nostri cittadini perché ognuno di noi possa dare un piccolo contributo che possa portare ad un raggiungimento importante, non solo per un’opera d’arte, ma anche come opera di appartenenza importante per la comunità di Moncioni. Voglio ringraziare personalmente anche la storica e la restauratrice che si sono prestate in maniera generosa a sostenere questa progettualità, che ripeto è importante per tutta la comunità”.

Fabio Burzi Parrocchia Moncioni: “L’intenzione è quella già iniziata, cioè una raccolta fondi per trovare i 6.000 euro che mancano. Effettivamente la realtà di Moncioni, dove è ubicata la parrocchia, è una realtà piccola quindi abbiamo approfittato dell’occasione che ci ha offerto il Sindaco e quindi che ci state offrendo voi per vedere se a livello di tutta la comunità di Montevarchi riusciamo a recuperare dei fondi. La tempistica dovrebbe seguire il bando della Fondazione CR Firenze, avremo tempo fino a fine primavera per completare l’opera”.

Lucia Bencistà Storica dell’arte: “Si tratta di un’opera prima di tutto veramente imponente perché è la tela più grande presente nella zona. Si impone anche per la bellezza della rappresentazione, questa Assunta che si erge in un coro di angeli che si atteggiano anche in un movimento molto libero, a differenza di molte pale di alterali in cui gli angeli sono più fermi. In qualche modo ci racconta qualcosa del pittore che può averla dipinta, noi diciamo riconducibile all’ambito di Michelangelo Vestrucci, proprio per rimanere un pò fermi sul fatto che potrebbe appartenere alla bottega di questo pittore montevarchino riscoperto negli ultimi anni. Si potrebbe trovare nel corso del restauro e degli studi anche un pittore più preciso a cui potrebbe appartenere, sicuramente però questo pittore era legato a Michelangelo Vestrucci perché ci sono dei legami fra la tela e altre opere del Vestrucci e poi perché egli è un pittore che guarda alla realtà fiorentina della fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, come il Passignano. Questo restauro è davvero un momento di recupero, un atto critico, un momento di conoscenza profonda. Una cosa che vorrei dire è che la Chiesa fino al 1639 faceva parte della Diocesi di Fiesole, ci fu una permuta fra la chiesa di Santa Maria a Moncioni e la Chiesa di Sant’Andrea a Cennano, che era al centro ed appartenenza ad arezzo. Così dal 1639 la Chiesa di Moncioni entrò a far parte della Diocesi di Arezzo”.

Stefania Bracci Restauratrice: “L’opera è in pessimo stato di conservazione, sono anni che lo stiamo monitorando e ci auspicavamo di raggiungere questo risultato e di poterlo mettere in salvo perché realmente ha molte problematiche. Quello che possiamo vedere è che il dipinto presenta strappi, lacerazioni e vecchi interventi di restauro che ormai hanno perso il loro valore cromatico e anche la tela è mal tesa sul telaio. Pertanto si rende necessario un primo intervento, che sarà complesso e lungo: come prima operazione sarà necessario mettere in sicurezza il supporto e la parte policroma; seguiranno poi un consolidamento del telaio e poi la messa in sicurezza della tela e pittura, seguiranno poi le normali pratiche, come saturare i diversi fori, di stuccare a imitazione della superficie le lacune e poi integrare cromaticamente. Ci vorranno diversi mesi di lavoro, anche le dimensioni influiscono non poco. Il tutto sarà seguito dalla sovrintendenza competente e ci auspichiamo di poterlo presto rivedere nella sua veste migliore e nello splendore che aveva quando era stato dipinto”.

 

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