24, Novembre, 2024

Nuovo crollo all’IP Marconi, cade l’intonaco e sfonda la tettoia di plexiglass. Gli studenti erano appena rientrati in classe

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Come accadde i primi giorni di settembre quando crollò il solaio e il controsoffitto in un’aula anche questo secondo crollo all’IP Marconi di San Giovanni non ha causato una tragedia soltanto per un caso fortunato. Alle 10.20 quando parte dell’intonaco della palazzina che si affaccia su via Piave è caduto sulla tettoia in plexiglass trascinando tutto in terra i 60 studenti dell’indirizzo acconciature ed estetica erano rientrati nelle classi da 5 minuti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Adesso anche questa parte dell’Istituto è chiusa. La preoccupazione dei docenti, degli studenti e dei genitori è riuscire a trovare altre aule dove poter trasferire i laboratori le cui ore di attività sono necessarie per completare l’anno scolastico. Ma il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi chiede anche di più: la struttura a quanto pare comincia ad avere problemi e quindi da un punto di vista strutturale deve necessariamente essere messo in sicurezza nella sua interezza.

Spiega l’accaduto Alessandra Papi, responsabile dell’IP Marconi: “Stamani alle 10.20, subito dopo l’intervallo, sono stata avvisata da un professore che un pezzo di intonaco della palazzina di via Piave si era staccato, era caduto sulla tettoia di plexiglass ed entrambi sono caduti a terra. Mi ha assicurato che nessun alunno si era fatto male. Le tre classi che si trovavano davanti al crollo e gli studenti sono stati messi in sicurezza. Sono stati avvisati il dirigente scolastico, il sindaco di San Giovanni, la protezione civile, la Provincia di Arezzo e i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri avvisati dagli insegnanti. Abbiamo fatto uscire in sicurezza i 60 ragazzi. Siamo di nuovo a rinnovare l’appello per la ricerca delle aule e chiedere la messa in sicurezza dei laboratori di acconciature ed estetica necessari per proseguire in tranquillità l’anno scolastico. Per completare l’anno hanno bisogno di 990 ore di laboratorio. Avevamo previsto ore pomeridiane per il recupero di quelle perse in precedenza adesso speriamo che non se ne aggiungano altre che poi dovranno essere ricandelarizzate”.

Lucia Bellacci, vicepreside Isis Valdarno: “Stamani la scuola si è mossa tempestivamente. Quello che chiediamo ora alla Provincia di Arezzo è di attivarsi altrettanto tempestivamente affinchè siano trovati nuovi spazi. La scuola ha ricevuto proposte dal Comune di Montev archi e da quello di San Giovanni in zona Bani. Un appello, dunque, affinchè gli studenti possano tornare in presenza il prima possibile. Al momento dovremmo ricorrere alla Dad e aggiungere altre classi in didattica in distanza finchè non ci saranno restituite le nostre aule”.

Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni: “Una situazione probabilmente dovuta al maltempo di questa notte. Si è staccato un pezzo di intonaco e fortunatamente non c’erano i ragazzi. A questo punto è necessario sapere quando finiranno i lavori all’interno delle aule che stanno proseguendo. E’ necessario che la Provincia si metta a intervenire strutturalmente su questo edificio perchè  deve essere messo in sicurezza: la Provincia deve stanziare fondi si edilizia scolastica che ha perchè sono trasferimenti”.

Ha collaborato Michele Bossini

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