26, Luglio, 2024

“Per ora i Jazz restano vietati in direttissima”, la conferma dell’Ansf. “Dieci minuti in più di tragitto per la sicurezza di tutti”

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L’Agenzia Nazionale di Sicurezza Ferroviaria ha presentato stamani il Rapporto annuale sulla sicurezza delle ferrovie italiane, a Firenze. E a margine della conferenza il direttore dell’Ansf ha confermato che dopo l’incidente alla porta di un jazz nella galleria di San Donato, quei treni restano vietati in Direttissima finché non saranno concluse le indagini

La verifica sui treni Jazz, dopo l'incidente del 20 luglio scorso con una porta saltata dentro la galleria del San Donato, "è in corso, e sono abbastanza ottimista che finirà in tempi piuttosto brevi". Ad affermarlo, oggi, è stato Amedeo Gargiulo, direttore dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, a margine della presentazione del rapporto 2014 sulla sicurezza a Firenze. Lo riferisce l'Ansa.

"Nelle more di questa verifica, che ovviamente non si fa in pochi giorni, abbiamo posto un divieto cautelativo ai treni Jazz, nati non per l'Alta velocità ma per servizi regionali veloci, a girare sulle linee ad Alta velocità dove possono incrociare treni che viaggiano a 250-300 all'ora". Secondo Gargiulo "tutti gli elementi ci dicono che dovrebbe essere un fatto episodico, ma siamo andati più a fondo".

Il direttore dell'Ansf chiede per questo un po' di pazienza ai pendolari valdarnesi: "ci vuole un pizzico di disponibilità da parte degli utenti, che sono arrabbiati perché ci vogliono 10 minuti in più sulla tratta Arezzo-Firenze, ma sono 10 minuti che permetteranno di viaggiare più sicuri".

Una richiesta che non è piaciuta al portavoce del Comitato Pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re: "Parole senza senso e provocatorie del direttore dell'Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria, Gargiulo. E' evidente che non ha capito o non gli interessa capire la situazione dei treni e dei pendolari del Valdarno". 

Il Rapporto sulla sicurezza ferroviaria.
La conferenza di questa mattina era dedicata alla presentazione dei dati del Rapporto: numeri che mettono in luce come, seppure in Italia gli incidenti e le vittime sui binari negli ultimi anni siano diminuiti, occorre tenere alta l'attenzione sui comportamenti individuali scorretti in prossimità dei treni o nelle stazioni ferroviarie. Dal 2006 al 2014 le vittime della ferrovia sono calate del 19,7%. Nel 2014 si sono registrati 53 morti e 41 feriti gravi, e di questi il 73% degli incidenti è dovuto alla presenza di pedoni sui binari. In Toscana, nel 2014 sono stati 9 gli incidenti ferroviari che hanno coinvolto pedoni. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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