Si è verificata nei giorni scorsi, a Montevarchi, la caduta di un albero in un’area verde, precisamente all’interno del giardino pubblico prospiciente via Fratelli Cervi. Nessuna persona è rimasta coinvolta, ma l’episodio è finito al centro di una interrogazione in Consiglio comunale presentata da Fabio Camiciottoli (Avanti Montevarchi-Europa Verde) e Elisa Bertini (PD).
Le richieste rivolte al sindaco e all’assessore competente sono tre: “Quali siano state le ragioni della caduta e le successive azioni intraprese dall’Amministrazione Comunale per una compiuta analisi; se sia stato fatto un monitoraggio sullo stato di salute delle piante di alto fusto presenti in città; e infine, come e quando intenderanno portare all’attenzione delle Commissioni preposte del Consiglio un regolamento del verde cittadino”.
I consiglieri di opposizione, infatti, ricordano nel testo che “la corretta cura del verde pubblico e in modo particolare del patrimonio arboreo cittadino rappresenta un obbiettivo e una necessità ambientale per i tanti risvolti positivi che incidono direttamente sulla vivibilità dei luoghi in primis nella nostra città; ancora però l’Amministrazione Comunale non si è dotata di un apposito regolamento per la cura e la gestione del verde urbano; inoltre, all’interno della pianta organica del comune non risultano figure tecniche specifiche atte alla gestione e valutazione del patrimonio arboreo e ambientale della nostra città”.
Infine, Bertini e Camiciottoli puntano il dito anche su alcune pratiche di cura del verde adottate dal comune negli ultimi anni: “La non corretta gestione del patrimonio arboreo come la non corretta procedure di taglio, specialmente quando si realizzano tagli tipo ‘capitozzatura’, indeboliscono le piante rendendole più vulnerabili ed esposte a malattie; e nella gestione del verde l’amministrazione si avvale di operatori economici esterni che necessariamente devono essere guidati e controllati da personale specializzato dell’Ente”, sollecitando quindi “l’Amministrazione a porre più attenzione del cura del patrimonio arboreo per tutelarlo e non, come purtroppo osservato nel tempo, a tagliarlo adducendo questioni di sicurezza non suffragate da analisi di esperti di settore”.