Il percorso riguarda i pazienti in cura al dipartimento di salute mentale: la Asl8 lo ha avviato prima in Valdarno prima di ampliare il progetto a tutto l’ambito di sua competenza
E’ stato attivato in via sperimentale nel Valdarno aretino, e presto sarà diffuso all’intera Asl8. Si tratta di un progetto legato al'attività della salute mentale, protagonista tra l'altro proprio oggi di un confronto fra varie esperienze regionali, in un convegno in programma a Gavorrano.
Questo progetto, denominato Patto salute mentale, fa parte del Patto della Salute 2013 stipulato tra USL 8 e Conferenza dei sindaci del Valdarno, ed è stato condiviso con la Consulta Provinciale della Salute Mentale che ne verifica l'attuazione.
Nel progetto sono coinvolte cinque aree di intervento: prevenzione per l'infanzia e l'adolescenza, abitare, lavorare, auto-aiuto e azioni diffuse. Per ogni area c'è un coordinatore e un’equipe di lavoro a cui partecipano operatori dell'azienda sanitaria, rappresentanti dei Comuni del Valdarno e Consulte di Arezzo e Grosseto, particolarmente interessata a collaborare.
Gli obiettivi del progetto sono stati individuati e indicati dopo alcune indagini demografiche ed epidemiologiche, ma soprattutto con un'indagine di ascolto dei bisogni evidenziati dalle famiglie e dagli stessi utenti. La USL 8, con uno specifico finanziamento della Regione Toscana, è partita in Valdarno per poi riportare l'esperienza in tutte le altre zone della provincia.