L’Amministrazione comunale di Montevarchi non tornerà indietro sull’affidamento in concessione dei 1200 metri quadrati di spazio all’interno dell’area verde fra via Fratelli Cervi e via Cadorna: lo ha ribadito il sindaco, Silvia Chiassai Martini, rispondendo in Consiglio comunale ad una interpellanza in merito presentata dai consiglieri di opposizione Cristina Rossi e Fabio Camiciottoli. La prima cittadina ha voluto così mettere una parola definitiva alla vicenda, che ha visto le opposizioni sollevare forti criticità e i cittadini residenti avviare una raccolta firme.
“Ho già contattato i cittadini del comitato, ho chiesto loro di incontrarli. Non ho problemi a confrontarmi con loro – ha detto Chiassai – né che raccolgano firme, né che si faccia un Consiglio comunale aperto. Ma vorrei fosse chiara una cosa, ai consiglieri e ai cittadini: l’area è già stata aggiudicata in concessione, non si tornerà indietro. Non c’è alcuna possibilità da questo punto di vista, né con raccolta firme né con Consiglio comunale aperto. C’è un aggiudicatario, il cui progetto è stato giudicato valido dagli uffici, e quindi l’affidamento è ufficiale. Ricordo che per i Giardini Spinelli fu intentata anche causa, ma gli atti erano legittimi, e anche in quel caso non cambiò nulla, tanto che la sentenza fu a nostro favore. Non vorrei insomma che si dessero informazioni scorrette ai cittadini: il sindaco non farà retromarcia su questo atto”.
Chiassai ha anche ripercorso la vicenda: “L’avviso di manifestazione di interesse è stato pubblicato in data 13 giugno 2023 e per partecipare gli interessati dovevano consegnare, entro le ore 14.00 del giorno 28 giugno, l’offerta redatta secondo le indicazioni riportate nell’avviso di gara allegato. La prima seduta di gara ha avuto luogo il giorno 29 giugno, e l’aggiudicazione è potuta avvenire anche in presenza di una unica offerta, perché come prevede la legge, è ritenuta completa di tutti gli elementi richiesti e vantaggiosa per il Comune. La gara ha seguito una procedura aperta, in cui un’apposita Commissione giudicatrice, in seduta pubblica, ha valutato i vari aspetti tecnici, economici e gestionali, della proposta. L’Amministrazione, una volta verificato che la procedura non era andata deserta, doveva prima verificare la validità della stessa e poi valutarla al fine di verificare se la stessa fosse idonea a conciliare le esigenze di protezione civile con quelle di creare uno spazio ludico-ricreativo”.
“Quindi – ha aggiunto Chiassai – si rigetta qualunque illazione su una mancata trasparenza e correttezza della procedura amministrativa, avvenuta pienamente secondo la legge. Quindi è grave l’allusione che la concessione dell’area sia avvenuta senza pubblica comunicazione e approfittandosi della distrazione estiva per ‘estromettere’ il Consiglio comunale, che non è l’organo preposto per questo tipo di procedura”.
Sulle motivazioni alla base di questa scelta, il sindaco ha aggiunto: “L’Amministrazione si è attivata per dare risposte alle richieste delle famiglie, di un luogo dove i più piccoli potessero svagarsi e divertirsi, soprattutto durante l’inverno, a causa dell’assenza totale di questo servizio in città. L’area pubblica è stata concessa con un chiaro interesse pubblico, per la realizzazione di una struttura coperta destinata ad attività ludico-ricreative, contenente una serie di giochi per bambini che compongono un piccolo complesso di attrazioni di spettacolo viaggiante, con l’attività congiunta di somministrazione e di bevande, nel dettaglio gonfiabili e similari, dove sarà possibile effettuare anche compleanni. Dei 7500 metri quadrati dell’area in concessione, solo circa 1200 saranno impiegati per la realizzazione della struttura con i giochi, i restanti 6300 rimarranno a verde, e il privato provvederà a sue spese alla manutenzione e pulizia effettuando il controllo di tutte le alberature. In caso di evento di Protezione civile, il privato dovrà immediatamente liberare la struttura e metterla a disposizione del Comune, come stabilito dall’articolo 3 della convenzione”.
“Quindi – ha concluso Chiassai – questa Amministrazione ha agito come sempre, seguendo l’interesse generale, decidendo di dotare la città di un’area idonea agli scopi previsti dal Piano di Protezione civile, di un luogo di svago dedicato ai più piccoli e l’area, contrariamente a quanto viene affermato, continuerà ad essere destinata anche a verde pubblico, liberamente fruibile dai cittadini per le attività sportive già in corso, attivando una riqualificazione del parco, attraverso interventi di manutenzione sul verde a carico dell’aggiudicatario. Al termine della concessione dei 9 anni, se il Comune non avesse intenzione di rinnovare la concessione, il privato sarà tenuto al ripristino dello stato originario prima della riconsegna dell’area”.
Dall’opposizione il consigliere Camiciottoli ha definito la risposta del sindaco all’interrogazione “irricevibile”, contestando la mancanza di condivisione nella programmazione in merito a questo bene pubblico.