18, Luglio, 2024

Canone di depurazione, respinto ricorso in appello di Publiacqua. Esulta il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Non erano dovute, le somme per la depurazione richieste in bolletta da Publiacqua nel periodo fra il 2009 e il 2015 al Circolo Arci di Castelfranco. La vicenda è lunga, e aveva interessato in realtà molte utenze del territorio di Castelfranco: tutte quelle che non erano servite, all’epoca, da nessun impianto di depurazione. La società che gestisce il servizio idrico aveva però richiesto comunque il pagamento, affermando che pur non essendo presente il servizio di depurazione, erano comunque stati avviati i progetti per i lavori relativi all’adeguamento del depuratore, e che pertanto la relativa quota doveva essere pagata.

Ma il Circolo Arci “Andrea Perini”, di Castelfranco, assistito dall’avv. Sandro Ponziani, presentò ricorso al Giudice di Pace di Arezzo, che nel 2021 si espresse a favore del Circolo, accogliendone il ricorso e dichiarando inesistente l’obbligo dell’A.R.C.I. al pagamento in favore di Publiacqua delle somme richieste “a titolo di tariffa ex Legge n.13/2009, depurazione e quota consumo depurazione”, condannando Publiacqua alla restituzione della somma già corrisposta di euro 555,07, e al pagamento delle spese di giudizio.

Contro quella sentenza Publiacqua aveva presentato ricorso in appello al Tribunale di Arezzo, che ora (sentenza n. 740/2023), ha confermato quanto già sancito dal Giudice di primo grado. Il Tribunale ha osservato che solo a partire dal 2015 è stato comunicato all’utente l’avvio dell’attività di progettazione e realizzazione dell’impianto di depurazione.

Questo ulteriore pronunciamento è una vittoria anche per il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno, che negli anni scorsi si era molto battuto contro la richiesta del pagamento della depurazione alle utenze non servite, e per le quali non era in corso ancora nessuna progettazione. Il Comitato oggi esprime soddisfazione per questo risultato: “Lunga è stata la battaglia del Comitato e dei cittadini di Castelfranco di Sopra contro l’addebito in tariffa della depurazione in base alla legge 13 del 2009. La disputa è iniziata nel lontano 2015 con l’invio a Publiacqua e all’Autorità Idrica Toscana da parte dei cittadini di reclami in cui si dichiarava che tale tariffa in base alla legge non era dovuta. Altre strade sono state percorse con il Movimento Consumatori, quali la Commissione paritetica regionale ed il ricorso al Difensore Civico Regionale. Infine si era arrivati anche un esposto alla Procura della Repubblica di Arezzo. Ma dopo essere stati alternativamente derisi o ignorati da tutti gli organismi intermedi tra gestori e cittadini, dopo il primo esito positivo del 2021 davanti al Giudice di Pace, Publiacqua, che aveva ricorso in appello, è stata nuovamente condannata a restituire le somme incassate e non dovute e al pagamento delle spese legali”.

“Il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno, soddisfatto di questo positivo risultato dopo una lunga battaglia a difesa dei cittadini, resta a disposizione di chi vorrà tutelare i propri diritti e richiedere le somme che Publiacqua negli anni precedenti ha indebitamente richiesto. La sentenza infatti – conclude il Comitato – assume una particolare importanza, per tutti gli utenti ai quali siano state fatte pagare somme a titolo di depurazione, pur non ricorrendone i presupposti di legge, che potranno far valere nei confronti del gestore il diritto al rimborso delle somme indebitamente corrisposte, o alla non corresponsione delle somme ancora non pagate richieste a tale titolo”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati