Grande soddisfazione da parte del sindaco di Rignano, Giacomo Certosi, alla notizia che il progetto di recupero del Centro Aquilone ha ottenuto un cofinanziamento da parte della Regione Toscana di 300mila euro. Il progetto ha un costo complessivo di 460mila euro, ed il contributo regionale sarà determinante per poter dare il via ai lavori il prima possibile.
“Questa – ha detto Certosi – è diventata la nostra priorità dal momento in cui ho dovuto firmare l’ordinanza di chiusura, una scelta difficile ma necessaria. Un anno fa ho preso un impegno con le famiglie coinvolte nelle attività del centro: avrei riaperto il centro il prima possibile. Il cofinanziamento della Regione è un’ottima notizia non solo per Rignano ma per tutta l’area fiorentina” commenta il Sindaco Certosi, che ha aggiunto: “Il comune ha già stanziato ingenti risorse per il centro dell’Aquilone, e con il finanziamento potremo finalmente inserirlo nel prossimo programma delle opere pubbliche”.
La struttura era stata chiusa circa un anno fa a seguito di importanti infiltrazioni di acqua che ne avevano compromesso la staticità, ed in tal senso furono adottati tutti gli accorgimenti necessari volti a scongiurare ulteriori cedimenti e rotture, cercando nel contempo di rinforzare le strutture interessate dall’ ammaloramento dirottando già ingenti risorse. “L’Amministrazione ha affrontato con determinazione la questione, tanto che l’intervento è diventato prioritario rispetto ad altre necessità, perché siamo convinti che sostenere le famiglie di coloro che hanno esigenze e bisogni speciali oltre al benessere delle persone con disabilità sia il compito fondamentale delle istituzioni”, ha aggiunto il sindaco.
“L’Amministrazione comunale ringrazia la Regione Toscana per la sensibilità che ha dimostrato verso la nostra struttura che ricordo è a servizio della zona del Valdarno Fiorentino; infatti il progetto è stato sostenuto non solo dai Sindaci direttamente coinvolti nelle attività del Centro ma anche dall’intera Società della Salute Fiorentina Sud-Est, che con proprio atto ha sostenuto la nostra progettazione rinunciando, come zona, alla presentazione di ulteriori progetti. Infine si ringazia gli uffici comunali per l’impegno e lo zelo che hanno profuso affinché questa ‘brutta storia’ possa avere un lieto fine e dare avvio al più presto ai lavori di consolidamento per la riapertura del centro”, conclude Certosi.