18, Luglio, 2024

Treni, sui disagi dopo il terremoto interviene il Movimento Consumatori Toscana

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Il Movimento Consumatori Toscana interviene sulla gestione del servizio da parte di Trenitalia dopo il terremoto di ieri mattina e sui disagi per i pendolari, anche del Valdarno. “Al di là della situazione precaria che si è venuta a verificare in seguito al terremoto che ha interessato il nostro territorio, ancora una volta dobbiamo constatare il mancato rispetto da parte di Trenitalia del contratto dei servizi stipulato con la Regione Toscana”, si legge in una nota.

“Il treno 18744 è passato da tutte le stazione del Valdarno ma è stato soppresso alla stazione di Firenze Campo di Marte. I pendolari sono stati invitati, senza motivazione, a prendere il treno 18790 a Campo di Marte delle ore 9.18 che si trovava al binario 1, mentre i passeggeri si trovavano al binario 9. La cosa scandalosa è che dopo aver invitato i pendolari del treno 18744 a scendere per prendere un altro treno, quest’ultimo ha ripreso regolarmente la circolazione”, spiega il Movimento Consumatori Toscana. “Il treno 18790 non presenta una capienza analoga al treno soppresso comportando una scadente qualità del viaggio, infatti i pendolari sono stati costretti a viaggiare stipati. Il treno è arrivato alla stazione di Firenze S.M.N. al binario 18 comportando notevoli ritardi per raggiungere il posto di lavoro”.

“Non ci sono più scuse – conclude il Movimento Consumatori Toscana – la Regione insieme a Trenitalia sono allo sbando più totale, si assumessero le loro responsabilità e pongano fine a questi continui disservizi. In gioco c’è il lavoro delle persone. Dove andranno a lavorare i passeggeri se dovessero essere licenziati per continui ritardi? Non vogliamo immaginarlo, ma è bene lavorare per evitare queste eventualità. Inoltre, circa il terremoto dobbiamo constatare come il nostro sistema non sia adeguato ad affrontare queste criticità. Nel 2023 non è possibile procedere alla soppressione di molti treni dopo ben due ore dal fatto”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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