Attenzione alta e soddisfazione da parte di Libera Valdarno per i risultati conseguiti dalla Guarda di Finanza di San Giovanni, che con una approfondita indagine ha portato alla luce un ingente giro di frodi fiscali, attuata attraverso l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, ad opera di società del settore dell’edilizia con sedi in Toscana, Campania e Basilicata.
“Si tratta di un’operazione importante che l’opinione pubblica deve conoscere – si legge in una nota di Libera Coordinamento Valdarno – perché si inserisce in un contesto, come quello valdarnese e più in generale toscano, dove i reati finanziari, pur non rappresentando in sé fenomeni specifici di infiltrazioni mafiose, sempre più spesso sono il sintomo di una economia che si sta ammalando, attraverso le più varie forme di concorrenza sleale”.
“I reati finanziari rientrano tra i cosiddetti “reati spia”, che preparano un terreno fertile affinché le organizzazioni criminali possano poi fare i loro affari a scapito di un’economia sana che si basa sulle regole del mercato. I dossier realizzati dal Coordinamento del Valdarno di Libera e scritti da Fulvio Turtulici, nel corso degli anni hanno dato ampio spazio alle indagini svolte dalle forze dell’ordine in settori come corruzione, evasione fiscale, reati finanziari come frodi fiscali, fatturazioni false, bancarotta fraudolenta. È qui che si annoda la cosiddetta ‘zona grigia’, che coinvolge professionisti e imprenditori senza scrupoli che con i loro comportamenti illeciti aprono la strada a possibili forme di ‘investimento’ di persone legate anche a clan mafiosi, che vengono a fare i loro affari in territori ricchi come il nostro Valdarno e la nostra Toscana”.
Libera ricorda come anche l’ultimo dossier firmato da Turtulici nel 2021, prima della sua prematura scomparsa, riportava numerosi esempi di questo tipo. “Per questi motivi da parte nostra va il nostro più grande ringraziamento alla Guardia di Finanza di San Giovanni, e in generale a tutte le forze dell’ordine del nostro territorio, non solo per questa indagine, ma per il grande impegno che quotidianamente svolgono a favore della nostra comunità. Ma occorre che l’opinione pubblica sia consapevole dei rischi che si stanno correndo anche nella nostra terra”.
“Da parte nostra – conclude Libera – proponiamo a chi vive nelle nostre comunità momenti di confronto e di conoscenza e tante iniziative dove si affrontano questi temi. Nei giorni scorsi, per esempio, siamo stati piacevolmente sorpresi di aver parlato di questi temi e dell’indagine keu e di tutti i suoi risvolti presso l’Arci di Mercatale di fronte a tante persone, spiegando cosa sta accadendo nelle nostre comunità. Persone interessate, con la voglia di reagire a situazioni che, se non conosciute, rischiano, nel silenzio, di entrare a far parte del nostro modo di vivere. Siamo coscienti che insieme alla bella azione di Prefettura, Magistratura, Forze dell’Ordine, occorre una presa di coscienzamaggiore da parte delle istituzioni locali, delle associazioni di categoria, del mondo delle professioni, dell’imprenditoria e dell’opinione pubblica per sconfiggere un ‘nemico’ che ha nel silenzio e nella mancanza di conoscenza, la sua arma migliore per fare i propri affari”.
“I reati finanziari, insieme ai reati ambientali, al traffico di stupefacenti, al riciclaggio, all’usura, allo sfruttamento del gioco d’azzardo, alla possibilità di ingerenze nelle gare di appalto, sono le forme in cui le organizzazioni criminali mafiose possono penetrare all’interno del nostro sistema sociale ed economico. Sulle gare d’appalto per esempio da tempo spingiamo le amministrazioni comunali del nostro territorio a fare accordi con la Prefettura e la Guardia di Finanza, che hanno gli strumenti necessari per poter prevenire possibili ingerenze di prestanomi e di società legate al mondo della criminalità organizzata. Ecco perché riteniamo che anche l’indagine condotta in questa giorni dalla Guardia di Finanza di San Giovanni sia un’operazione di tutela della nostra economia, anche sul versante di possibili infiltrazioni mafiose. Da parte nostra continueremo nella nostra attività di informazione dell’opinione pubblica, convinti come siamo che occorre una forte presa di coscienza da parte dei cittadini, facendo proprio questa lotta di difesa della nostra terra”.