23, Novembre, 2024

Fimer, in attesa della decisione del giudice la Cisl raccoglie firme per la partecipazione dei lavoratori nelle aziende

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In attesa della decisione del giudice del Tribunale di Arezzo sulla vertenza Fimer nel piazzale antistante lo stabilimento di Terranuova la Cisl ha organizzato una raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori nelle aziende, voluta a livello nazionale.

“Abbiamo deciso che la raccolta firme partirà da un luogo speciale – spiega Silvia Russo Segretaria Generale della Cisl aretina – quella Fimer dove i lavoratori sono in occupazione oramai da giorni, affinché venga trovata una soluzione dignitosa dal tribunale rispetto all’ennesimo incubo che stanno vivendo. Mai luogo potrebbe essere più significativo di questo – conclude Russo – proprio qui la partecipazione attiva dei lavoratori nell’azienda avrebbe sicuramente evitato questo esito, mentre le scelte della proprietà hanno brillato per inconsistenza”.

“E’ una legge che stiamo proponendo a livello nazionale che attua l’articolo 46 della Costituzione. Noi vorremmo cercare di coinvolgere il più possibile non solo i nostri associati ma tutti i lavoratori per cercare di far partire questa legge. E’ importante che i lavoratori siano all’interno delle aziende i maniera più coinvolta rispetto ad adesso. Come è successo con la Fimer, adesso, i lavoratori vengono coinvolto soltanto quando ci sono crisi aziendali. Per noi è importante e fondamentale che i lavoratori partecipino nella parte organizzativa dell’azienda, quando c’è da progettare lo sviluppo aziendale o in caso di azionariato dell’azienda: questo impedirebbe, come in questo caso, di arrivare in queste situazioni. Una fabbrica come la Fimer che ha potenziali enormi è in crisi: i lavoratori devo avere il diritto di dire la loro non solo tramite le organizzazioni sindacali”.

Sulla vertenza Fimer, Ilaria Paoletti, segreteria Fim Cisl di Arezzo.: “Siamo in attesa della pronuncia del Tribunale su una situazione che perdura ormai da due anni.  Speriamo che la decisione del Tribunale chiuda un capitolo doloroso frutto anche di una totale mala gestione, per riaprirne un altro che permetta una vera ripartenza. Ad oggi – conclude Paoletti – i lavoratori sono in occupazione e la produzione è ferma proprio per ribadire una totale discontinuità con l’attuale proprietà. Se questa condizione non si verificherà, non ci saranno margini perché si possa cambiare posizione sindacale”.

“La tensione è percepibile e quelli che potrebbero essere gli scenari ci mettono in uno stato di profonda incertezza, perplessità. Noi speriamo che il giudice del Tribunale, dopo l’udienza di ieri, prenda una decisione il più velocemente possibile che possa arrivare entro la settimana dopodiché di aspettiamo solo due scenari: o l’amministrazione straordinaria, che per quanto dolorosa è un cambiamento oppure che gli azionisti tornino indietro e avvallino nuovamente l’offerta di Greybull. Ad oggi l’unica offerta certificata, depositata e valutata anche dal Tribunale. Tutti gli altri scenari significa vedere la proprietà coinvolta e la proprietà deve capire che per lo stabilimento di Terranuova non c’è più posto per loro”.

 

 

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