22, Novembre, 2024

Bianciardi 100: alla scoperta dello scrittore nel centenario dalla sua nascita. San Giovanni incontra la figlia Luciana Bianciardi.

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San Giovanni ha dedicato un’intera giornata a Luciano Bianciardi: il grande intellettuale nato proprio 100 anni fa. In collaborazione con la Fondazione Bianciardi e l’Unione Veterani dello sport sezione E.Bianchi, è stata organizzata un’iniziativa per omaggiare il centenario dalla nascita dello scrittore. Personaggio irriverente, intellettuale a 360 gradi, Bianciardi segna un punto di svolta nel panorama del ‘900.

Si è svolta ieri la prima iniziativa a San Giovanni Valdarno per omaggiare la figura di Bianciardi in occasione del centenario dalla sua nascita. Dopo l’evento con gli studenti dell’Isis Valdarno che durante la mattinata hanno scoperto e approfondito la figura dell’intellettuale; nel pomeriggio si è svolta in Palazzo d’Arnolfo l’iniziativa Luciano Bianciardi, scritti giornalistici”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e del presidente dell’Unione nazionale veterani dello sport, sezione E. Bianchi di San Giovanni Valdarno Mauro Pini, hanno preso la parola la figlia Luciana Bianciardi, Sandro De Nobile, scrittore e professore, Federica Albani Casa editrice Ex Cogita, Alvaro Bertani, biografo di Bianciardi. A coordinere il dibattito il giornalista Leonardo De Nicola.

Valentina Vadi, Sindaco di San Giovanni Valdarno:” Senza dubbio un’iniziativa importante per la quale io ringrazio l’Unione dei Veterani dello sport poiché da loro è nata l’idea. Ci hanno consentito di lanciare questa intera giornata dedicata ai cento anni dalla nascita di Bianciardi. Questa è la prima di una serie di iniziative dedicate proprio a Luciano Bianciardi scrittore a 360 gradi. ”L’idea è nata qualche mese fa quando a Sandro Gambassi, curatore dell’iniziativa, venne in mente di contattare la figlia di Luciano Bianciardi. –  ha aggiunto Mauro Pini, Presidente Unione Veterani dello sport sezione E. Bianchi San Giovanni Valdarno – Questa è per noi una cosa nuova e molto importante e dà il via ad altre iniziative sull’argomento.”

A introdurre la figura di Luciano Bianciardi e a coordinare il dibattito, il giornalista Leonardo de Nicola: “Bianciardi è un intellettuale atipico nel nostro 900. Ha attraversato l’Italia nel ‘900, del dopoguerra e del boom economico. È atipico perché per quello che circondava all’epoca e tuttora il mondo intellettuale, Bianciardi ha scritto delle cose più svariate. Basti pensare alla sua produzione come giornalista: quasi 1000 articoli per 63 testate diverse – ma le più varie. Ha scritto su riviste di taglio erotico di quel tempo, parlando di libertà di costumi sessuali. Ha scritto di sport, di società, di politica. È un intellettuale a 360 gradi con un’attività quasi bulimica. Parlare di Bianciardi è una bella cosa perché è stato un anticipatore sotto tanti aspetti.”

 

Luciana Bianciardi, figlia dello scrittore e curatrice dell’opera Tutto sommato. Luciano Bianciardi, scritti giornalistici 1985 – 1971” oltre a presentare il volume in collaborazione con Federica Albani, Casa Editrice Ex Cogita, ha raccontato alcuni dei tratti irriverenti del padre insieme anche al biografo Alvaro Bertani:“L’anno scorso, il 2022 è stato l’anno del centenario della nascita di Luciano Bianciardi: mio padre, che era nato a Grosseto nel 1922. Un anno fecondo dove ci sono state interviste giornalistiche, interviste, seminari, abbiamo intitolato al sala stampa dello stadio di Grosseto a Bianciardi, abbiamo fatto un torneo di calcio camminato in cui non c’era il fuorigioco (dato che a lui stava molto antipatico). In mezzo a questo mare, cosa poteva fare lafiglia che è anche editore? Se non pubblicare due libri? Il primo si chiama Tutto sommato. Scritti giornalistici 1952- 1971 e raccoglie tutti gli scritti giornalistici di Bianciardi dal primo pezzo fino all’ultimo.”

Continua l’editrice:”Un’opera colossale che ci è costata due anni di lavoro. Siamo dovuti andare nelle emeroteche a riacquisire questi articoli. Il volume consta di quasi 4000 pagine per articoli pubblicati su 63 testate diverse e ha un indice analitico e di nomi che consta più di 10.000 lemmi. Il secondo libretto che ho voluto pubblicare si intitola Imputati tutti. Luciano Bianciardi a processo. La solita zuppa ed è la ripresa di un racconto che Bianciardi scrisse nel ‘75 in cui immagina una società in cui non c’è più il taboo del sesso ma il taboo è caduto sul cibo ed è un racconto divertentissimo. Fu mandato a processo per oscenità e vilipendio della religione cattolica. Vennero processati con lui anche l’editore e lo stampatore ed ebbero vittoria a metà. Con questi due libri credo di aver dato il mio piccolo contributo a questo anno del centenario Bianciardiano.”

Infine, un focus sullo sport. Il desiderio di essere atleta e gli scritti sportivi di Bianciardi raccontati da Sandro de Nobile, professore, scrittore e autore del libro Il più grande centromediano mai esistito, Luciano Bianciardi e lo sport :”In occasione del centenario non poteva mancare un occhio su un aspetto importante della produzione bianciardiana cioè il suo interesse per lo sport. Un interesse che comincia da quando lui era bambino, quando col padre andava allo stadio. Un interesse che attraversa un po’ come un fiume carsico tutta la sua letteratura dentro a diversi personaggi che proiettano in qualche modo un desiderio di Bianciardi: quello di essere calciatore. I personaggi in questione hanno visto fallire questa vocazione soltanto a causa di un infortunio al menisco. In realtà Bianciardi non è mai stato un buon atleta ma questa era semplicemente la trasposizione letteraria di un suo desiderio.”

Conclude De Nobile:”Bianciardi, nella sua multiforme attività è stato anche commentatore sportivo. Il periodo maggiormente prolifico da questo punto di vista è quello tra il ‘70 e il ‘71  quando collaborò al Corriere Sportivo diretto da Gianni Brera che era un giornale importantissimo all’epoca -dove Bianciardi rispondeva alle lettere (chissà se tutte vere, probabilmente alcune inventate) dei lettori che gli chiedevano le opinioni più varie sullo sport ma non soltanto; anche sulla letteratura, l’attualità, la politica e Bianciardi rispondeva sempre con la sua solita ironia e con quello stile che non ha mai abbandonato e che lo accompagnava anche nelle forme più quotidiane. Una lezione che resta anche a noi oggi e al giornalismo sportivo.”

 

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