26, Dicembre, 2024

“Gioco scaccia gioco”, fase conclusiva per il progetto contro l’azzardo. I numeri del gioco in Valdarno

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Si sono svolte ieri, a Montevarchi, le finali del progetto “Gioco scaccia gioco”, che ha coinvolto tutti gli istituti comprensivi del Valdarno aretino e fiorentino: un progetto che, attraverso la promozione del gioco degli scacchi, ha proposto a tanti studenti un’alternativa come prevenzione al gioco d’azzardo, una vera mina sociale che rischia di rovinare la vita a milioni di persone.

La fase finale ha visto coinvolti la Asl Toscana Sud Est, che ha promosso l’evento con il  SerD Valdarno, in collaborazione con ANCI Federsanità; Conkarma che ha curato il progetto, con 47 classi per più di 1000 studenti coinvolti; Libera Coordinamento Valdarno che lo ha supportato con tante altre associazioni del Valdarno che hanno dimostrato, in questi ultimi anni, una forte sensibilità al tema del contrasto al gioco d’azzardo.

In contemporanea con le gare finali si è tenuta una tavola rotonda, all’interno del Museo del Cassero, sulle conseguenze derivanti dal gioco d’azzardo nella vita delle comunità locali. Un confronto tra istituzioni, associazioni, varie esperienze in campo per cercare di arginare questo fenomeno sociale. A portare i saluti del comune di Montevarchi è stato l’assessore Lorenzo Allegrucci; tra gli interventi quello di Pierluigi Ermini, referente di Libera Valdarno, che ha parlato del rapporto fra mafie e azzardo; dei responsabili del SerD, il Servizio Dipendenze della Asl in Valdarno; e per Anci è intervenuta Simona Neri, ex sindaca di Laterina Pergine, che ha presentato i numeri del gioco in Valdarno nel 2021.

Numeri impressionanti, che arrivano a superare abbondantemente i 2mila euro pro capite spesi nel gioco d’azzardo, come nel comune di San Giovanni.

La tabella. 

“Sono molto amareggiata – ha detto Neri – dalla notizia di pochi giorni fa che la Commissione Finanze della Camera dei Deputati abbia dato via libera all’emendamento che modifica la legge che riguarda la disciplina dell’utilizzo e dell’analisi dei dati registrati e trasmessi dagli apparecchi da intrattenimento. Da ora in avanti questi dati non saranno più in nostro possesso. Questo è un atto a dir poco ‘castrante’ ma che non sposterà di una virgola la volontà di tutti gli attori dei nostri gruppi inter-istituzionali di continuare a contrastare gli effetti devastanti della patologia da gioco d’azzardo che coinvolge sempre più cittadini in modo assolutamente trasversale su generazioni, genere e fasce di reddito. Allo stesso modo si assiste in questi giorni al tentativo di sbloccare i divieti di pubblicità e proposte di compartecipazione al gettito erariale anche da parte di Regioni ed Enti Locali. Sono tanti anni che ormai mi occupo di questo tema, non ho mai assistito ad una presa di coscienza vera del Governo su questa problematica sociale e sanitaria e soprattutto alla volontà di regolamentare con una legge quadro la materia. Una quantità inimmaginabile di risorse che entrano nelle casse dello Stato ma anche delle associazioni criminali, che va di pari passo all’impoverimento culturale delle nostre comunità”.

Per contrastare tutto questo occorre dunque non solo mobilitare le istituzioni, ma partire anche dalla cultura della prevenzione, anche dai più giovani. E dunque questo è stato il senso del progetto “Gioco scaccia gioco” portato avanti con successo nelle scuole del Valdarno.

Ecco i vincitori del torneo finale
Gara individuale:
1- Jacopo Bucciardini Istituto Comprensivo Rignano Incisa
2- Joan De La Cruz Istituto Comprensivo Petrarca Montevarchi
3- Giorgio Merli Istituto Comprensivo Masaccio San Giovanni Valdarno
Gara tra gli Istituti Comprensivi
1- Istituto Comprensivo di Terranuova
2- Istituto Comprensivo Petrarca di Montevarchi
3- Istituto Comprensivo Masaccio di San Giovanni Valdarno

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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