Al via la seconda edizione di “Io ti rispetto. Sport ed Educazione a scuola”: il progetto per la diffusione e la comunicazione dei valori educativi dello sport. Si tratta di una serie di quattro incontri in diverse scuole; il primo, quello di questa mattina con Daniele Bennati che ha parlato dei valori educativi dello sport ai ragazzi dell’indirizzo sportivo dell’Isis Valdarno. Denominatore comune degli incontri, il ricordo e la memoria della strage di Heysel con l’associazione familiari vittime Heysel.
Tragli obiettivi di “Io ti rispetto” vla valorizzazione della prevenzione ed il contrasto al bullismo, l’adozione di corretti stili di vita, il riconoscimento dei valori del fairplay l’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto delle persone e delle regole, il contrasto al tifo violento al doping ed al disagio giovanile, l’inclusione e l’integrazione attraverso lo sport ed infine la sicurezza nella pratica sportiva.
Daniele Bennati, Commissario tecnico Nazionale Ciclismo:” Sicuramente il FairPlay e il rispetto nel mondo dello sport, sono aspetti molto importanti. Credo che poter portare la mia esperienza come sportivo professionista, adesso in veste di commissario tecnico possa essere utile, soprattutto per quanto mi succede guidando alcuni dei miei ragazzi. I ragazzi di oggi hanno un approccio molto diverso rispetto a quello con cui ho iniziato io. Ragionano in maniera diversa, è sempre più difficile aver è un rapporto umano. Nello sport, oltre al rispetto generale, sono importanti aspetti come la cura del proprio corpo a partire dall’alimentazione ed altro ancora.”
”In questa seconda edizione, si intende promuovere le sane abitudini e un corretto stile nell’affrontare lo sport. Cercare di far star bene i nostri studenti e ragazzi dopo le grandi difficoltà della pandemia. Portare i nostri giovani a ricordare quali sono i modi più sani per confrontarsi” – Aggiunge Alfredo Curti, docente.
L’idea dei promotori è quella di partire dalla memoria della strage dell’Heysel riguardante da vicino la comunità aretina, che ha infatti avuto due vittime tra le 39, per far riflettere le giovani generazioni su come l’annientamento dei veri valori dello Sport, a cominciare dal Rispetto dell’altro, può portare a conseguenze drammatiche. Partendo dal racconto di questa tragedia, con le parole di Andrea Lorentini dell’associazione familiari vittime Heysel – si arriva a quello del percorso virtuoso di un campione, avviando così una presa di coscienza ed una consapevolezza nei ragazzi su ciò che significa fare Sport in maniera sana e corretta.
Durante l’incontro è stato presente anche Simone Cardullo, Presidente del Coni Toscana, che patrocina il progetto:”Iniziative di questo tipo sono davvero importanti per la crescita dei giovani. Spero che avere delle testimonianze dirette di onestà e rispetto possano incentivare atteggiamenti simili”