04, Luglio, 2024

In Toscana stop al certificato medico per tornare a scuola: la proposta della Giunta è legge

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Gli studenti delle scuole della Toscana non dovranno più portare il certificato medico per tornare a scuola, nemmeno dopo un’assenza di oltre cinque giorni come succede oggi. La proposta di legge della giunta è stata accolta ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nella giornata di oggi. Presentata dall’assessore alla sanità Simone Bezzini, la proposta di legge era stata licenziata dalla giunta a fine dicembre 2022.

Si tratta di una semplificazione che, tra l’altro, era stata sollecitata dagli stessi medici e pediatri: del resto la maggior parte delle malattie infettive, come dimostrato da numerosi studi, si trasmettono già dal periodo di incubazione e solo più raramente durante la convalescenza. Ed è sulla base di questi studi e pareri della comunità scientifica che la giunta ha deciso di proporre l’abolizione del certificato. Anche il mondo della scuola si è espresso favorevolmente.

Il certificato medico per la riammissione a scuola era già stato cancellato in undici regioni e province autonome: Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Veneto. La materia rientra nella competenza legislativa concorrente delle Regioni.

“Esprimiamo soddisfazione per il voto unanime del Consiglio regionale. In questo modo semplifichiamo la vita alle famiglie – spiega Bezzini – Ci sarà meno burocrazia, ma senza rischi per la salute pubblica e dei compagni di classe degli studenti malati. I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta continueranno infatti ad essere obbligati a segnalare le malattie diffusive e pericolose e i dipartimenti di prevenzione delle Asl continueranno ad attuare tutti gli interventi di profilassi necessari a fronteggiare i rischi per la salute pubblica: controlli che già erano del tutto autonomi dall’obbligo di presentazione del certificato per essere riammesso a scuola.”

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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