Finalmente Thalia ha suonato la campana del Paley Institute in Florida, il gesto che, secondo la tradizione, segna la fine della permanenza e delle cure della bambina. Dopo 8 mesi, 3 interventi, 120 ore di fisioterapia, la piccola ha raggiunto l’allungamento di 9 centimetri di femore e perone. Una gioia immensa per mamma Valeria, per la piccola e per tutti coloro che da tempo seguono e partecipano attivamente alla vicenda di Thalia.
La storia di Thalia è una storia di amore, forza, tenacia e tanto coraggio ma anche di tanta speranza. Nata il 17 febbraio 2017 con un’emimelia tibiale, con assenza della tibia e una biforcazione del femore, oltre ad altre importanti problematiche, avrebbe avuto davanti a sè soltanto lo spettro dell’amputazione della gamba se la famiglia, in maniera particolare mamma Valeria, non avesse rifiutato questa ipotesi e non avesse creduto alla possibilità di un altro futuro per Thalia. Il dottor Paley dell’Istituto omonimo in Florida ha fornito loro un’alternativa e nel mese di giugno 2019 la piccola è stata operata. Una strada piena di sofferenza ma anche di tanta speranza quella intrapresa da Thalia e dalla mamma.
La seconda fase è stata quella che si è aperta nel 2022: l’allungamento di femore e perone. Il preventivo comprensivo di tutto, 3 interventi e fisioterapia, è di 182.000 dollari. Ad aprile Thalia è stata sottoposta all’intervento per l’allungamento che ad oggi è andato oltre più rosea aspettativa: la gamba si è allungata di 9 centimetri. Tolti i fissatori dovrà portare un tutore ma potrà camminare con le stesse scarpe come tutti i bambini.
Adesso il rientro a casa: il Valdarno attende Valeria e Thalia con una gioia immensa.