Questa mattina, nella suggestiva Piazza Masaccio di San Giovanni Valdarno, gli alunni dell’ISIS Valdarno si sono esibiti nel flashmob organizzato da Special Olympics Italia. I ragazzi, tutti vestiti di rosso, hanno ballato la canzone “Dove si balla” coniugando l’attività fisica al fondamentale tema dell’inclusività.
Nel tempo, l’appuntamento con il flashmob, è diventato una piacevole tradizione, un evento tanto atteso dagli atleti, dai familiari, dai team Special Olympics come anche dai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. L’appuntamento pur essendo “fisso” celebra come sempre il movimento, l’attività fisica, la gioia di esserci e di fare gruppo attraverso il ballo nelle piazze, nelle scuole, nei centri commerciali, ovunque ci sia inclusione, ovunque ci siano gli Atleti Special Olympics. Il flashmob #SpecialOlympicsBalla avverrà sabato in diverse piazze d’Italia, successivamente al 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità, su tutti i canali social di Special Olympics Italia sarà pubblicato un video finale che riunirà per 3 minuti e 21 secondi, tanto quando dura il tormentone di Sanremo 2022, tutti i flashmob realizzati come fossero un unico grande momento di condivisione e divertimento, un messaggio trasversale importante fatto di cultura e inclusione attraverso l’attività fisica e lo sport.
Pietro Bianchi, Docente di educazione fisica e referente Special Olympics di Arezzo: “Oggi abbiamo organizzato questa piccola manifestazione con un flashmob. La parola principale per descriverla è inclusione, molte volte purtroppo si tende a mettere da parte i ragazzi con delle difficoltà. Ci siamo tutti vestiti di rosso, non c’era differenza fra i ragazzi quindi tutti si sono sentiti parte di un tutto. La nostra scuola lavora molto in questo senso, si faranno molte attività prossimamente come il Basket e la Pallavolo inclusiva, e infine una giornata di basket unificato. Quest’anno eravamo circa 400 ragazzi, speriamo che l’anno prossimo ci siano molti più ragazzi del territorio e di altre scuole”. Anche il docente Andrea Maddii sottolinea quando sia importante condividere momenti anche esterni alle aule scolastiche, sfruttando l’energia dei ragazzi: “La musica e il movimento come veicolo di socialità, divertimento e condivisione fra ragazzi senza pensare ad altro“.
Alcuni ragazzi che hanno partecipato alla coreografia riportando quanto sia stato divertente, la studentessa Giulia: “Per la seconda volta consecutiva la mia scuola ha aderito all’evento e noi studenti siamo molto contenti. Speriamo di partecipare anche nei prossimi anni anche con altre scuole”. Denise della 4 ATU: “Speriamo che con questa iniziativa molte persone con disabilità riescano a superare le proprie paura anche attraverso lo sport e l’attività fisica”. Invece, l’allievo Jashan: “Penso che a tutti i miei amici sia piaciuto tanto e spero che si ripeta anche l’anno prossimo. Mi sono divertito tanto oggi”; Infine, Gioele della 1 E: “Con i professori ci siamo allenati e fra i studenti ci siamo aiutati tanto, mi sono sentito a mio agio. Ballare con i mie compagni è stato bellissimo”.