Anche il Centrosinistra per San Giovanni interviene sulla questione dei costi energetici e delle soluzioni attuate dal Comune.
“Per il nostro comune, il costo dell’energia si sta attestando rispetto al 2021, ad un importo che rischia di mettere in crisi parte delle risorse destinate ai servizi. L’ordine di grandezza, per dare un’idea, potrebbe arrivare a superare il budget della spesa per il sociale, la spesa maggiore del comune di San Giovanni Valdarno. Nessun amministratore bravo arriva al bilancio con un surplus pari a questi importi, chi non spenge i lampioni spenge altri servizi o vende beni oppure ha risorse extra che può anticipare. Aspettiamo da tempo l’appalto della nuova illuminazione (1.920.000€), bloccato per il ricorso di un partecipante (come succede spesso ovunque), presto si sbloccherà insieme alla possibilità di un risparmio importante (86.380 kWh annui)”.
“Milano Torino, Zurigo, Firenze, città enormi con risorse enormi, stanno mettendo in atto azioni simili o più incisive. Così lo spegnimento alternato dei lampioni in tutto il comune potrebbe mitigare l’aumento incontrollato dei costi. Quello che stiamo vivendo, è frutto di scelte politiche che ci superano, scelte difficilmente governabili, come abbiamo visto anche con i problemi nelle industrie, con i continui sempre insufficienti decreti aiuti per quali anche il nostro gruppo e il consiglio comunale è intervenuto più volte, ma anche di scelte non prese, che scaricano sui comuni inadempienze e disattenzioni centrali”.