Partirà dalla Valdambra, dal comune di Bucine, la sperimentazione di un progetto promosso dall’associazione Betadue e finanziato con fondi regionali. “Le persone fragili o in difficoltà – spiega Gabriele Mecheri, Presidente della cooperativa sociale Betadue – stanno aumentando. Hanno risposte parziali dai Comuni, dalle Asl, dallo Stato. Risposte che quindi non esauriscono le domande. La nostra idea è che le loro comunità possono attivarsi per sostenerle. Intendiamo non solo il volontariato organizzato ma anche le singole persone. L’obiettivo è la costruzione di una rete di prossimità”.
Il progetto si chiama “Reprova”. È stato finanziato dal Gal Consorzio Appennino Aretino attraverso il bando dalla Regione Toscana PSR 2014-2020 dedicato ai progetti di rigenerazione delle comunità. Un bando che vuol sostenere la produzione di beni e servizi negli ambiti indispensabili: dal lavoro all’istruzione e alla formazione professionale, dall’assistenza socio-sanitaria alle attività culturali e ricreative, dal turismo alla cura dell’ambiente. “Noi – spiegano Anna Biondini (BeeTooBee) consulente di betadue per la progettazione, e Simone Cipolli responsabile del progetto per Betadue – vogliamo individuare problemi e opportunità e quindi definire procedure con le quali i cittadini attivi, d’intesa con i servizi socio-sanitari e le Case della Comunità, possano operare localmente e con continuità come sensori delle criticità e co-produttori di appropriate attività di cura. Pensiamo a una comunità della cura che sia l’interlocutore dei servizi sociosanitari e che, soprattutto, possa intervenire capillarmente sul territorio individuando le persone in difficoltà, offrendo loro le forme di aiuto e supporto di cui sono capaci e, quando necessario, attivando l’intervento del servizio socio-sanitario”.
In questo progetto i cittadini saranno i sensori delle criticità sociali, si occupano di mettere in relazione i cittadini in difficoltà con i servizi sociali e sanitari, di prendersi cura, anche in modo diretto, di loro. Partner di questa iniziativa sono la Misericordia della Valdambra, l’associazione Radici, la cooperativa Sociolab, l’associazione culturale Dima e il Comune di Bucine. “Nelle prossime settimane attiveremo parteciperemo alla fase di accompagnamento prevista dal Bando che porterà alla stesura della proposta finale del progetto e alla successiva realizzazione”.