“Una tempesta perfetta, ma senza pioggia. A questo stiamo assistendo nelle ultime settimane con la forte preoccupazione che il nostro territorio non abbia le sufficienti scorte di “energia” per resistere”. Così il neo presidente di Confartigianato Arezzo, l’imprenditore valdarnese Maurizio Baldi, traccia il quadro della situazione attuale. “Partiamo dalla novità delle ultime ore ovvero i bonus per l’edilizia che nuovamente sono tornati ad essere nel mirino del governo e del parlamento. Confartigianato continua a battersi per liberare le imprese dai crediti incagliati nei cassetti fiscali, non gestibili sul mercato bancario, e per scongiurare il fallimento di migliaia di imprese. E’ quindi necessario un intervento straordinario da parte dello Stato che metta in campo un compratore di ultima istanza con il coinvolgimento immediato, ad esempio, di Cassa Depositi e Prestiti e Poste S.p.A”, spiega Baldi.
Il presidente di Confartigianato chiede inoltre alle istituzioni locali e ai rappresentanti del territorio a Firenze e a Roma di stabilire una serie di iniziative che possano nei prossimi mesi limitare i danni dell’aumento incontrollato dei prezzi. “All’inizio dell’anno già i primi campanelli di allarme con l’aumento delle materie prime, poi i costi per l’energia schizzati alle stelle. Era inevitabile una inflazione che sta colpendo tutti: imprese e cittadini e quindi una quasi scontata contrazione dei consumi”, sottolinea Baldi. “Ad aprile 2022 i prezzi all’importazione di petrolio e gas risultano più che raddoppiati (+109,7%), portando il valore cumulato degli ultimi dodici mesi delle importazioni di energia a 85.161 milioni di euro, il 164,5% in più rispetto ad un anno prima. La bolletta energetica balza a 65.876 milioni di euro, pari al 3,5% del PIL, con un peggioramento di 42.460 milioni in dodici mesi, equivalente a 2,2 punti di PIL in più, la crescita più rapida di sempre. Le nostre imprese ce la stanno mettendo tutta a non spostare l’aumento dei costi di produzione sui prezzi per non essere vittime di una concorrenza incontrollata, ma siamo davvero arrivati al limite”.
“C’è poi il problema di siccità: una minaccia per i nostri raccolti e di conseguenza per tutta la filiera della trasformazione. Anche sul fronte dei costi del trasporto si registrano tensioni: al 24 giugno il prezzo per il gasolio self service elaborato sale del 37,7% rispetto ad un anno prima”, aggiunge Maurizio Baldi. “Una buona notizia è arrivata proprio ieri da Roma dove il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato gli importi relativi alle agevolazioni fiscali 2022 per gli autotrasportatori, inerenti al periodo d’imposta 2021. Il Governo – conclude – ha previsto in via straordinaria l’aumento della dotazione finanziaria per la misura. Tutto ciò ha prodotto l’incremento degli importi delle deduzioni forfetarie per spese non documentate a favore degli autotrasportatori che, per l’anno 2022, sono fissate in 55 euro”.