In occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, San Giovanni Valdarno ospita il pianista ucraino Oleg Poliansky con un duplice evento. Questa sera alle 21 in Palazzo d’Arnolfo nell’ambito degli appuntamenti della Nuova primavera musicale sangiovannese, si esibirà in un concerto che spazia dalla preparazione classica alla sperimentazione creativa. Inoltre Poliansky si tratterrà poi per fare una masterclass con l’Accademia musicale valdarnese e il concerto degli allievi che ne faranno parte si terrà proprio il 25 aprile alle 17 a Palazzo d’Arnolfo.
Fabio Franchi, assessore alla cultura:”Abbiamo l’onore di ospitare uno dei pianisti più prestigiosi nella scena internazionale:Oleg Poliansky. Si esibirà questa sera in un concerto molto interessante e intenso e si tratterrà in questi giorni per una masterclass con gli allievi dell’Accademia musicale Valdarnese. L’occasione di oggi mi consente di fare una riflessione:il maestro Poliansky è ucraino; sappiamo bene cosa sta vivendo in questo periodo l’Ucraina e noi con questo concerto, attraverso la musica vogliamo dimostrare la nostra vicinanza al popolo ucraino e dare un messaggio di libertà e democrazia.”
Oleg Poliansky nato nel 1968 a Kiev, l’Ucraina di oggi, ora risiede in Germania. È vincitore di numerosi concorsi internazionali e di importanti premi, in particolare il concorso internazionale “Tchaikovsky” nel 1998 a Mosca (Russia). Inoltre: 1986 Tokyo (Giappone), 1988 Montreal (Canada), 1997 “International Duobest Competition in Memoriam Christian Ferras e Pierre Barbizet” Marseille (Francia), 1999 “Concorso mondiale del pianoforte” Cincinnati (USA) e 1998 e 2003 “Citta di Cantú “(Italia). Il maestro Poliansky vanta una carriera concertistica di respiro internazionale che l’ha visto calcare i palcoscenici delle maggiori sale da concerto europee e non solo, con collaborazioni con importanti orchestre e formazioni da camera. Ha effettuato registrazioni per emittenti radiotelevisive russe e tedesche e la sua linea interpretativa, pur saldamente ancorata in una solida preparazione classica, rappresenta un inno alla sperimentazione e alla creatività.
Oleg Poliansky:” Quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa veramente terribile, non ci sono parole. Dire qualcosa a riguardo della guerra per me è molto difficile; ho vissuto e lavorato in molti Paesi. Per quanto riguarda gli artisti che vengono esclusi dalle competizioni, io credo che la musica non debba essere politica e che debba essere un veicolo per unire i popoli. “