I problemi che hanno portato oltre 300 studenti dell’Isis Giorgio Vasari di Figline a prendere la decisione di occupare la scuola sono purtroppo quelli irrisolti di sempre, quelli che negli anni hanno condotto altri giovani a protestare, manifestare ed occupare: infiltrazioni durante le piogge che costringono a sistemare secchi per non fare allagare le aule, pannelli difettosi, impianti di aerazione e del riscaldamento malfunzionanti.
“I termosifoni non funzionavano bene, le temperature nelle classi erano di 8/9gradi – spiegano gli studenti – sono intervenuti i tecnici ed il problema sembrava risolto. Ma in questi giorni hanno cercato di mandare più a pressione la caldaia per riscaldare tutta la scuola ed i tubi ormai vecchi stanno iniziando a scoppiare: la biblioteca infatti è inagibile perchè è scoppiato un tubo ed ha lesionato il soffitto. I tubi vengono ‘rattoppati’ ma dovrebbero invece essere cambiati”.
Da qui la decisione di occupare la scuola nella speranza che la Provincia di Firenze, titolare dell’edificio scolastico, ascolti le loro richieste e risolva i problemi. “Noi abbiamo istituito l’occupazione che dovrebbe durare fino a sabato. Stiamo cercando di entrare in contatto con la Provincia di Firenze, per esprimere a loro i problemi”. E nel frattempo si organizzano: “Stiamo organizzando aule di studio e di svago per non rimanere inoccupati ma per fare qualcosa di costruttivo in questi giorni”.
“Stiamo rispettando le direttive Covid: ci stiamo organizzando in tema di sicurezza, siamo tutti con la mascherina, rispettiamo le distanze, apriamo le finestre nelle classi. Stiamo attenti. I ragazzi di agraria pensano a dare da mangiare alle galline presenti”.
Sempre in attesa che la Provincia di Firenze si attivi e riporti l’Isis Giorgio Vasari di Figline, che comprende quattro indirizzi di studio, possa tornare a misura di studenti.