La Città Metropolitana con un atto dirigenziale dei giorni scorsi ha dato il parere positivo al Comune di Figline e Incisa per realizzare un nuovo attraversamento a raso sul torrente Cesto, lungo gli argini dell’Arno. La passerella fu portata via dalla piena due anni fa creando evidenti disagi per chi attraversa la zona: il costo dei lavori è di soli 7500 euro, compresa Iva e oneri per la sicurezza. La volta buona?
Nel novembre 2012 la passerella sul Cesto fu rovinata e nei mesi successivi venne letteralmente portata via dalla piena. Doveva essere realizzato un nuovo passaggio entro il 2013 ma come spesso è successo per le opere più attese in Valdarno i lavori per creare un nuovo passaggio sugli argini dell’Arno non sono mai stati effettuati. Un’opera più volte annunciata e rimasta fantasma.
Una situazione paradossale visto che è stata richiesta a gran voce dai cittadini e dalle associazioni, come Fiab ValdarnoInBici (che effettuò anche una raccolta firme) ed ha un costo tutto sommato irrisorio: 7500 euro, per un passaggio a raso che permetta ai cittadini di attraversare – senza bagnarsi – il guado. Poche migliaia di euro compresa iva e oneri per la sicurezza.
Adesso c’è un atto della città metropolitana che sembra sbloccare la vicenda: il nuovo ente ha infatti dato il via libera – per quanto riguarda l’aspetto idraulico – al Comune di Figline e Incisa per la realizzazione dell’opera, progettata dal Consorzio di Bonifica e approvata dalla giunta del vecchio Comune di Figline il 3 ottobre del 2013. La volta buona?
La Città Metropolitana ha fissato due prescrizioni principali. La prima: “La realizzazione del manufatto potrà essere eseguita solo successivamente alla conclusione dei lavori che sta eseguendo questa Amministrazione relativi al progetto Opere di stabilizzazione dell’alveo e di ripristino dell’officiosità idraulica del tratto terminale del torrente Cesto”. La seconda: “si dovrà posizionare lungo il percorso e in prossimità dell’accesso al guado opportuna cartellonistica atta ad evitare situazioni di pericolo per i frequentatori in caso di piena”.
Insomma, si tratta di una soluzione provvisoria, che può essere utile con il bel tempo e nel periodo estivo. Per una nuova passerella toccherà invece aspettare la ciclopista sull’Arno.