26, Dicembre, 2024

Maschi e femmine giocano insieme: nasce “Mistendo”, la prima squadra mista del Valdarno

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Dai 27 ai 45 di età, un passato in categorie più o meno prestigiose, una passione comune che non invecchia. Così è nata la squadra che rappresenta la vallata nella Coppa Italia misto amatori. “Vogliamo vincere e essere di esempio”

Passata l'età entro la quale si può sperare in una carriera, lo sport rimane un divertimento. Ci si organizza con gli amici e ci si iscrive a qualche campionato amatoriale. Amici in una squadra, amiche in un'altra, è naturale. Ma se il gruppo è misto? Si gioca tutti insieme: potere della pallavolo. Così è nata “Mistendo”, la prima squadra valdarnese con maschi e femmine tutti insieme e che da qualche settimana si allena al Palazzetto di Montalto per preparare l'esordio nella Coppa Italia misto amatori della Uisp.

Il nome scherzoso già dice tutto sulle intenzioni di “Mistendo”, una ventina divisa a metà tra giocatori e giocatrici, dai 27 ai 45 anni d'età impegnati sotto rete fin da piccoli e con trascorsi in categorie più o meno prestigiose. Passa il tempo ma non passa la “malattia”. Per loro la pallavolo è una necessità e a dispetto di tutto, del lavoro e degli impegni in famiglia, continuano a ritagliarsi qualche ora alla settimana da dedicare a questo sport.

“La pallavolo – si presentano così – è motivo di sana competizione, di impegno e di scarico dalla quotidianità. Dimostra soprattutto che niente è più importante dello stare insieme continuando a praticare uno sport che ha fatto sempre parte della nostra vita”.

Con l'appoggio della società sportiva Benedetto Varchi, Mistendo si è potuta iscrivere alla Coppa Italia misto amatori, unica valdarnese in un girone che conta due squadre di Firenze e una di Greve in Chianti. Hanno appena iniziato ma conoscono il proprio potenziale. Per questo l'obiettivo dichiarato è quello di centrare la qualificazione alle finali della Coppa che ogni anno si giocano a Rimini e, magari, puntare alla vittoria.

“Questo è solo l’inizio di una bellissima esperienza – raccontano i protagonisti di Mistendo – e saremo felici di continuare anche nei prossimi anni. Vogliamo dimostrare che non esiste un età per impegnarsi e divertirsi, non esistono limiti se la passione è viva dentro ognuno di noi. Speriamo di essere di esempio per i nostri figli e per i giovani ragazzi e ragazze che potrebbero sottovalutare, crescendo, l’importanza della condivisione, l’importanza del senso di appartenenza e l’importanza di non tirarsi indietro ma mettersi in gioco in ogni occasione che la vita ci presenti”.
 

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