La Regione Toscana ha dato parere positivo alla proposta di modifica del disciplinare di produzione della denominazioni di origine del vino “Valdarno di sopra”. Compie così un significativo passo avanti l’iter per la modifica che, dopo il parere regionale, dovrà affrontare l’esame nazionale: la domanda di modifica, corredata dal parere favorevole della Regione, verrà ora inoltrata al Ministero delle politiche agricole per l’esame finale e l’eventuale approvazione.
“Si tratta di modifiche – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi – volte a evidenziare i legami col territorio e a sostenere il processo di qualificazione dei nostri vini. Per questo, dopo averle valutate con cura, le abbiamo approvate. Speriamo che anche l’esame del Ministero produca un orientamento simile”.
La proposta di modifica ministeriale relativa alla denominazione “Valdarno di sopra” comporta novità di rilievo, come l’allargamento della zona di produzione, l’eliminazione del riferimento alle due sottozone attualmente presenti (Pietraviva e Pratomagno), e l’introduzione di numerose tipologie di prodotto. Inoltre il Consorzio ha proposto di modificare le rese di uva ad ettaro, la gradazione alcolica minima naturale delle uve, la densità di impianto dei nuovi vigneti.
Infine nel pacchetto di richieste figura anche la modifica dell’articolo 7 che comporterebbe l’inserimento in etichetta del termine geografico “Toscano” allo scopo di consentire una migliore identificazione dei vini con il territorio di produzione. La proposta prevede infine la modifica della denominazione da “Valdarno di sopra” a “Vald’Arno di Sopra”.