08, Maggio, 2024

Rifiuti, il Movimento 5 Stelle Valdarno in linea con la posizione di Arezzo, Siena e Grosseto: “Da tempo avevamo dubbi sulla regolarità della gara”

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Il Movimento 5 Stelle del Valdarno si schiera con il comunicato congiunto dei meetup delle province di Arezzo, Siena e Grosseto: “Oggi l’antitrust ci dà ragione su tutto”

Il Movimento 5 Stelle del Valdarno ha espresso la propria adesione al comunicato congiunto firmato dai meetup delle province di Arezzo, Siena e Grosseto in merito all'inchiesta sull'appalto per il servizio di raccolta e smaltimento di Ato Toscana Sud. "Noi lo avevamo già detto e oggi l'antitrust ci dà ragione su tutto", si legge nella nota.

"Da tempo i portavoce e gli attivisti dell’area vasta ATO Sud, sollevano dubbi sulla regolarità della gara e del contratto sottoscritto tra l’Autorità per il servizio integrato dei rifiuti (ATS) e l’aggiudicatario 6 Toscana" – prosegue il comunicato – "Oggi la procura, ipotizzando il reato di turbativa d’asta, sta indagando proprio su questo maxi appalto. Da tempo contestiamo l’affidamento del servizio ad un unico gestore sull’intera area vasta (Arezzo, Grosseto e Siena), nonché l’eccessiva durata del medesimo (20 anni)".

"Da tempo evidenziamo il conflitto di interessi che si determina in un sistema dove l’ente appaltante e di controllo (Ats) è costituito dagli stessi soggetti pubblici presenti nella compagine societaria dell’aggiudicatario del servizio (Sei Toscana). Oggi l’antitrust ci dà ragione su tutto", proseguono gli attivisti dei 5 Stelle. Nella relazione del 10 febbraio del 2016 afferma che la gestione del servizio è ottimale con bacini di massimo 100.000 cittadini e 90.000 tonnellate di rifiuti da trattare, che gli affidamenti non dovrebbero superare la durata massima di 5 anni (il tempo necessario per ammortizzare gli investimenti), che vi è un macroscopico conflitto di interessi quando (come avviene in Toscana) comuni fanno parte dell’ente affidante e contemporaneamente partecipano alla compagine azionaria del soggetto affidatario. Questo viene definito nella relazione come 'Capitalismo municipale' ”.

Lo scorso gennaio il Movimento aveva preparato due mozioni, presentate poi nei vari consigli comunali anche in Valdarno, per sollecitare gli amministratori ad adoperarsi per l’annullamento della gara e del contratto, "modificando un sistema che ha messo in piedi una macchina inefficiente e costosa. Nessuno dei sindaci interessati ci ha dato ascolto. Il Movimento 5 Stelle sta continuando nel suo lavoro di ricerca, documentazione e informazione convinto che il vero valore aggiunto del fare politica consista nel partecipare attivamente alla vita pubblica con consapevolezza e spirito di servizio per la collettività".

Infine il comunicato sottolinea che "in questi giorni i portavoce stanno presentando nei comuni delle interrogazioni inerenti le convenzioni tra Ato sud ed i gestori degli impianti. Riteniamo che anche in detta materia vi siano gravi e rilevanti criticità. Ai sindaci dei nostri territori avevamo fornito gli elementi per modificare il sistema. Oggi, dopo quanto accade, hanno ancora più dati per decidere se stare finalmente dalla parte dei cittadini o continuare a sostenere scelte disastrose palesemente in contrasto con l’interesse pubblico".

 

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