Alle scuole medie M. Guerri dell’IC Reggello, un’importante novità sul piano delle lingue: presente a cadenza alternata fra tutte le classi una lettrice di madrelingue inglese, Dina Delrieux. Fondamentale per apprendere al meglio la lingua inglese, ma anche occasione perfetta per gli studenti per uno scambio culturale con la giovane lettrice londinese.
Basandosi sul fatto che ogni lingua nasce parlata e su quanto sia fondamentale imparare a comunicare con una lingua straniera sin dalla tenera età, la scuola secondaria di primo grado Massimiliano Guerri di Reggello ha chiesto e ottenuto l’aiuto di una lettrice madrelingua inglese, che interviene a cadenza periodica in tutte le classi della scuola. E’ incontestabile che la conoscenza delle lingue straniere, in particolar modo dell’inglese, è già oggi imprescindibile e ancora di più lo sarà nei prossimi decenni. In ogni scuola di ogni ordine e grado si affronta lo studio della lingua inglese: nella scuola secondaria di primo grado i programmi ministeriali prevedono lo studio dell’inglese per tre ore settimanali e due ore di studio di una seconda lingua comunitaria a scelta. Nella scuola italiana, però, l’approccio alle lingue straniere rimane spesso molto ancorato alla parola e al testo scritto. Spesso gli alunni riescono a conseguire buone competenze per quanto riguarda le lingue straniere nella produzione e comprensione scritta, mentre sono talvolta più carenti per quanto riguarda comprensione e produzione orale. È su quest’ultimo aspetto che interviene la madrelingua di inglese.
Il lettore madrelingua è una figura spesso presente nelle scuole superiori, ma una presenza inedita e eccezionale alle scuole medie. All’IC Reggello, invece, interviene la giovane lettrice londinese Dina Delrieux. Il cognome tradisce subito le origini francesi e infatti la famiglia di Dina è un vero e proprio esempio di integrazione europea. “Mio padre è originario della Dordogna, nel sud ovest della Francia- afferma Dina Delrieux- mentre mia madre è di origine bosniaca. Si è trasferita a Londra con la sua famiglia all’età di 14 anni e lì, più tardi, ha incontrato mio padre e sono nata io”. Dina Delrieux è in Italia per motivi di studio, all’università inglese si è iscritta ai corsi di francese e di italiano, quasi alla ricerca delle sue origini latine. Ancora Dina Delriuex: “In Inghilterra tutti gli studenti della facoltà di lingue devono passare perlomeno un anno all’estero e così, alla fine di settembre, sono arrivata in Toscana, dove mi è stato assegnato l’incarico presso la scuola di Reggello”. Della scuola italiana, la lettrice apprezza il senso di comunità, in quanto in Inghilterra gli alunni cambiano aula e compagni ad ogni lezione, quindi è impossibile che si instaurino legami solidi come quelli che si creano nelle classi italiane.
In classe la lettrice madrelingua d’inglese segue un metodo interattivo, che si può avvalere del supporto del libro di testo o di appositi power point. Durante le lezioni comunque, com’è ovvio, l’accento è posto sulla lingua orale, sia che si tratti di leggere sia che si tratti, soprattutto, di parlare. Gli stessi alunni hanno avvertito da subito la novità delle ore passate con Dina Delrieux, così come racconta la stessa: “All’inizio erano molto intimiditi, poi si sono sciolti e hanno fatto notevoli miglioramenti, sia nella partecipazione che nella competenza linguistica. Hanno capito che non devono vergognarsi a parlare in un’altra lingua. Molti di loro mi dicono che le mie lezioni gli piacciono molto. Sanno che anche io sto imparando una lingua straniera insieme a loro. Mentre insegno a loro l’inglese, studio con loro l’italiano!”. La docente, quindi, si dimostra molto felice di questa esperienza, mentre parla spesso si apre in grandi sorrisi, come quando ci racconta dei bigliettini affettuosi che le consegnano alcuni alunni. Un dare e avere quindi si è instaurato fra gli studenti dell’IC Reggello e Dina Delrieux, la quale già adesso riassume la sua esperienza in Italia con queste parole: “Le persone e lo stile di vita rilassato, ma anche la bellezza del paesaggio e la dolcezza del clima e, ovviamente il cibo!”. Una fondamentale esperienza scolastica quella di sentire dal vivo una madrelingua inglese, ma anche una splendida occasione di scambio culturale.