Il dibattito sulla viabilità nel centro storico di Figline ha infiammato la sala consiliare, con il sindaco e gli assessori che davanti ad un numeroso pubblico, composto per la maggior parte proprio dai commercianti del centro figlinese, hanno illustrato le proprie proposte per modificare l’assetto viario intorno al cuore della città. Ma le proposte sono state accolte con un coro di ‘no’, e con i commercianti che hanno chiesto all’Amministrazione di ripensarci, proponendo piuttosto altre ricette.
Ad aprire l’assemblea è stato il sindaco Valerio Pianigiani. “Questa Amministrazione – ha detto – sta lavorando ad un progetto più ampio per il centro storico. Per quanto riguarda via San Lorenzo e via Magherini Graziani, la sperimentazione per l’inversione sul senso di marcia è conclusa: da domani mattina (27 novembre, ndr) ritorneranno al senso di marcia precedente. Queste due settimane sono servite per capire quale fosse l’impatto di questa inversione, per aggiustare al meglio la nostra proposta”.
Un progetto per la viabilità del centro che, ha tenuto a sottolineare Pianigiani, “comunque non sarà messo in atto prima del prossimo gennaio, e nel frattempo organizzeremo altri confronti e assemblee come questi, sia con i commercianti che con i residenti”. L’obiettivo di questo nuovo assetto viario progettato dall’Amministrazione, ha aggiunto il sindaco, “è di risolvere alcune criticità; ci sono strade strette e molto trafficate, ci sono i due parcheggi di piazza Don Bosco e piazza Bonechi che non sono raggiungibili durante mercati ed eventi; e poi abbiamo registrato un utilizzo di alcune strade del centro, da via Resistenza verso via Fabbrini e poi via Veneto, come alternativa a via Roma per evitare il traffico. Tutte criticità per le quali abbiamo cercato una soluzione alternativa”.
Le proposte sono state illustrate dal sindaco Pianigiani e dall’assessore Dario Picchioni; ha preso la parola per chiarire alcuni aspetti tecnici anche il comandante della Polizia municipale, Alessandro Belardi.
LA PROPOSTA
Sono allo studio diverse alternative. La prima prevede di confermare l’inversione di via San Lorenzo e via Magherini Graziani, offrendo però come sbocco da via Frittelli anche via Sarri, nella quale verrebbe invertito il senso di marcia. Una ipotesi prevede a quel punto anche l’inversione di parte di via Locchi, in modo che consenta alle auto di ritornare verso piazza Serristori e, eventualmente, rientrare in centro da corso Matteotti. Altra possibile inversione di marcia invece riguarda via Fabbrini e corso Mazzini, che dunque sarebbero percorribili ad anello al contrario di oggi.
Le slide proiettate 👇
Proposte che però sono state accolte da un coro di proteste. I commercianti in particolare hanno sollevato diverse critiche: “Il problema del centro storico di Figline è la carenza di parcheggi, una viabilità invertita non cambierà nulla. Dobbiamo portare la gente in centro, non farla scappare per il caos del traffico“. E ancora: “Separare in questo modo, dal punto di vista della viabilità, il sud e il nord del centro storico è una follia”. “La sperimentazione che avete attuato, e che tra l’altro abbiamo scoperto solo a cose fatte, senza uno straccio di comunicazione ai commercianti, è stata per noi un colpo durissimo alle vendite, con il numero di scontrini in netto calo“.
La richiesta dei commercianti è stata soprattutto una: “È il momento di pensare a riaprire la piazza, permettendo di accedervi con le auto, ovviamente non negli orari in cui la Ztl è chiusa ma negli orari di apertura dei corsi. Se la gente può arrivare con le auto, e magari parcheggiare proprio qui, anche se per periodi brevi, allora si permette ai negozi di lavorare e non si lascia morire il centro storico come sta succedendo”. Su questo punto i commercianti hanno insistito fortemente, chiedendo all’Amministrazione di effettuare una sperimentazione di questo tipo.
“Riaprire la piazza non è attualmente nei nostri piani – ha concluso Valerio Pianigiani – però prendiamo atto di tutto quello che è emerso stasera. Il nostro obiettivo è di lavorare nell’interesse di tutti, certo non quello di ostacolare o mettere in crisi chi lavora in centro. Valuteremo quello che è emerso e incontreremo ancora i cittadini prima di prendere qualsiasi decisione”.