Oggi sono venti anni esatti dalla morte di Arduino Casprini, storico presidente della Sangiovannese e imprenditore di successo.
La morte in un incidente stradale a pochi metri dalla sua fabbrica in località Cetinale. Attorno alle 19,30 del 26 dicembre 2004 si schiantò con la sua Mercedes contro un’altra macchina, la notizia fece subito il giro del Valdarno e in serata una gran folla raggiunse la camera mortuaria dell’ospedale della Gruccia. Migliaia di persone presero parte al suo funerale in Basilica, tanto che anche la piazza davanti alla chiesa era piena di gente.
A San Giovanni il suo ricordo è ancora vivo fra gli sportivi: il campionato 1999-2000, sotto la presidenza di Arduino Casprini e la guida tecnica di Leonardo Acori, per la Sangiovannese segnò il ritorno in serie C2 dopo 17 anni. Ciliegina sulla torta. la conquista dello scudetto di serie D. Nel campionato 2003-2004 la promozione in C1 con in panchina un emergente Maurizio Sarri. Come presidente, al quale nel 2020 è stato intitolato il piazzale antistante lo stadio, Casprini portò a San Giovanni giocatori di una certa importanza, primo fra tutti Ciccio Baiano.
Doveroso il ricordo di Arduino Casprini anche come imprenditore. Subentrato alla morte del fratello nel 1972 alla guida dell’azienda operante nel settore del trattamento delle superfici metalliche, riuscì a fare crescere il gruppo e a trasformarlo in tre unità: la parte della galvanica, quella dedicata all’arredamento per interni e quella specializzata in alto design. Nel 2002 nacquero la Casprini Holding spa e la Casprini gruppo industriale spa, attive in molti settori.
