22, Ottobre, 2025

San Giovanni celebra Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla morte, con iniziative tra ottobre e novembre

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Intellettuale, poeta, scrittore, giornalista, cineasta: Pier Paolo Pasolini era tutto questo e anche di più. E’ stato anche la coscienza critica del nostro Paese, capace di leggere con impressionante lungimiranza le trasformazioni sociali, politiche e culturali dell’Italia del suo tempo. A cinquant’anni dalla sua morte, ancora avvolta dal mistero, il Comune di San Giovanni, con la compartecipazione economica del Consiglio Regionale della Toscana e con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comitato nazionale per il centenario della nascita di Pasolini, dedica a Pasolini, una delle voci più lucide e controcorrente del Novecento, un progetto culturale, che intreccia cinema, letteratura e pensiero civile tra parole, immagini e visioni, da ottobre a novembre.

Fabio Franchi: “Come nel 2022 celebrammo il centenario della nascita di Pasolini, così ci sembrava opportuno a maggior ragione celebrare, ricordare i cinquanta anni dalla scomparsa. Una scomparsa brutale, violenta, di uno dei più grandi e lungimiranti intellettuali che il Novecento italiano abbia mai avuto. Per questo, grazie anche a un consistente contributo del Consiglio Regionale della Toscana per la promozione della lettura, con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Toscana, oltre che delle Università della Toscana e di altri centri di studi importanti, di studi pasoliniani, abbiamo realizzato un programma che ha tre filoni d’azione”.

“Uno con le letture, con la presentazione di un libro in primissima uscita assoluta sulla morte di Pasolini e le sue opere principali in legame con l’Italia di oggi. Il libro è di Riccardo Lestini, docente, saggista e scrittore. Poi una rassegna di film su Pasolini, le visioni, le chiamiamo così, i capolavori sia per il grande pubblico che per le scuole, che saranno protagoniste di tutto il percorso, con una chicca che è dedicata a una serata sui corti di Pasolini o che vedono Pasolini addirittura come protagonista. E infine, la cosa più di rilievo, le parole, cioè un convegno di studi organizzato in collaborazione con le quattro università della Toscana, che fanno parte del comitato scientifico, e che ha come titolo “PPP: parole per Pasolini, non esiste la fine”, riprendendo il titolo da Le ultime parole.. di una sceneggiatura del film che Pasolini voleva iniziare a fare ma che non ha mai fatto a causa della morte. Un modo per riflettere sul grande intellettuale ma soprattutto su quello che ha ancora da dirci. E Pasolini ha ancora molto da dire”.

Le attività si svolgeranno tra l’ultima settimana di ottobre e l’ultima di novembre, per abbracciare simbolicamente l’anniversario esatto della morte di Pasolini, avvenuta il 2 novembre 1975. Alcune delle iniziative prevedono il coinvolgimento diretto delle scuole superiori dell’intero Valdarno, aretino e fiorentino, in un’ottica di partecipazione attiva e di educazione alla lettura e al pensiero critico.

Valentina Vadi: “Un grande omaggio a uno dei più grandi, degli ultimi intellettuali che l’Italia abbia avuto, Pier Paolo Pasolini, morto tra poche settimane cinquanta anni fa, una fine tragica ancora oggi rimasta oscura. Come amministrazione comunale, l’Assessorato alla Cultura abbiamo organizzato una serie di iniziative importanti per ricordarlo. La prima iniziativa ci sarà giovedì prossimo a Palomar Casa della Cultura e poi una serie di proiezioni, di film e corti di Pasolini fino ad arrivare al ventuno, ventidue novembre a un grande convegno che è stato realizzato in collaborazione con le tre università della Toscana, Siena, Firenze e Pisa. Quindi un omaggio importante all’ultimo dei più grandi intellettuali, una mente lucida, capace di interpretare la realtà e darne un quadro chiaro al di fuori di ogni conformismo. Credo che oggi ne avremo tanto bisogno di un nuovo Pier Paolo Pasolini. E una serie di iniziative in collaborazione con i più importanti istituti culturali della nostra regione, con un grosso importante contributo della Regione Toscana e anche il patrocino naturalmente del Ministero della Cultura”.

Il programma, articolato in tre sezioni – letture, visioni e parole – offrirà un percorso multidisciplinare capace di far emergere la straordinaria attualità dell’opera pasoliniana.

Il progetto si aprirà giovedì 23 ottobre alle 21,15 a Palomar, Casa della Cultura con la prima presentazione assoluta del libro “Un sacco de monnezza. La morte di Pasolini e il futuro dell’Italia” (SEED – Selvatiche Editrice) di Riccardo Lestini, scrittore, regista, saggista e insegnante, che collabora con l’Università di Firenze e il Centro Studi Aldo Palazzeschi, occupandosi di letteratura italiana contemporanea. A dialogare con l’autore sarà Alessandra Porri, docente di lettere, che curerà anche alcune letture insieme allo scrittore e attore Jacopo Parti.

La rassegna cinematografica prenderà il via mercoledì 29 ottobre alle 21,15 a Palomar con la proiezione di “Accattone” (1961), introdotta da Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna. Seguirà mercoledì 5 novembre alle 21,15, sempre a Palomar, la proiezione di “Uccellacci e uccellini” (1966), presentata dal saggista Carlo Menicatti. Mercoledì 12 novembre sarà la volta di “Il Vangelo secondo Matteo” (1964), con una proiezione alle ore 9 al Cinema Teatro Masaccio dedicata agli studenti delle scuole superiori, e di “Il Decameron” (1971), proiettato alle 21,15 a Palomar, entrambe introdotte da Luigi Nepi, docente di cinema e cultura visuale presso l’Università di Firenze. L’ultimo appuntamento cinematografico, mercoledì 19 novembre alle 21,15, proporrà una rassegna di cortometraggi che attraversano l’intero percorso creativo di Pasolini: La ricotta (1963), La terra vista dalla luna (1967), Che cosa sono le nuvole? (1968), La sequenza del fiore di carta (1969) e il documentario di Paolo Brunatto Pasolini e…la forma della città (1974). L’introduzione sarà curata da Daniele Corsi, professore associato presso l’Università per Stranieri di Siena.

Il cuore del progetto sarà il convegno di studi “Non esiste la fine. Parole per Pasolini”, che si terrà nella Pieve di San Giovanni Battista nelle giornate di venerdì 21 novembre (dalle 9 alle 18) e sabato 22 novembre (dalle 9 alle 13).

L’evento è realizzato con il patrocinio delle Università degli Studi di Firenze, Siena, Pisa e dell’Università per stranieri di Siena, e con il sostegno di istituzioni culturali di rilievo come il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e la Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria.

“‘Pasolini – 50 anni dopo’ rappresenta dunque non solo un omaggio, ma anche un’occasione di dialogo e di rilettura critica di un autore che ha saputo raccontare con lucidità e passione le contraddizioni del Paese. Un progetto che intreccia memoria e contemporaneità, rivolto tanto agli studiosi quanto al pubblico più ampio, per ritrovare – attraverso le parole e le immagini di Pasolini – uno sguardo nuovo sull’Italia di ieri e di oggi”.

L’omaggio a Pasolini non si esaurisce con questo ciclo di appuntamenti: il percorso proseguirà infatti nella prima metà del 2026, con nuove attività dedicate alle scuole e laboratori di approfondimento.

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