05, Gennaio, 2025

Saldi invernali al via sabato 4 gennaio. Budget e giro d’affari: le previsioni delle associazioni di categoria

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Al via i saldi invernali di fine stagione in partenza domani, 4 gennaio, in tutta la Toscana, Valdarno compreso. Aspettative importanti per i negozianti così come per i clienti che si preparano a fare shopping a prezzi scontati.

Le stime di Confesercenti

Una indagine di Confesercenti conferma l’interesse dei consumatori a rinnovare il guardaroba. Nel dettaglio, il sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da IPSOS per Confesercenti a livello nazionale, rileva che il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 218 euro a famiglia, con una media più alta nel Centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro). I prodotti moda più desiderati per questi saldi sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Un effetto dell’arrivo del freddo dopo un autunno caldo, a causa del quale il 30% circa dei consumatori segnala di aver ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale. Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49% delle segnalazioni).

“I negozi tradizionali – commenta Valeria Alvisi direttrice di Confesercenti Arezzo – sono in vantaggio rispetto all’online come accaduto nell’ultima settimana di Natale. Naturalmente si comprerà attraverso entrambi i canali, ma otto italiani su dieci (81%) sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online”. Aspettative quindi positive con un alto interesse dei consumatori a fare shopping.

I numeri secondo Confcommercio

Le previsioni di Confcommercio Toscana, basate sull’indagine condotta da Federmoda a livello nazionale, dicono che oltre 2,2 milioni di toscani acquisteranno calzature e abbigliamento approfittando dei saldi invernali che si apriranno sabato 4 gennaio 2025. Secondo le previsioni di Confcommercio  quest’anno il volume di affari sviluppato dai residenti sarà di almeno 313 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, quando si aggirava intorno ai 296 milioni di euro. A crescere sarà la percentuale di toscani che faranno acquisti in saldo (il 61% contro il 57% dello scorso anno), mentre il budget medio a persona sarà un po’ più contenuto (140 euro anziché 142 come nel 2024).

Spiega  il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana, Paolo Mantovani: “L’inizio dei saldi nel week end lungo che precede l’Epifania, quando la presenza di visitatori in alcune città è ancora molto alta, potrebbe influire positivamente sugli incassi delle prime giornate, che sono sempre le più brillanti. Per il resto, l’assalto ai negozi con code infinite davanti alle vetrine è ormai un ricordo del passato, perché le occasioni di fare acquisti a prezzi scontati si sono spalmate un po’ su tutto l’arco dell’anno, quindi manca quell’euforia che una volta contrassegnava l’apertura dei saldi”.

A far ben sperare i commercianti c’è anche il meteo: “il meteo rigido spinge le vendite perché motiva a rinnovare il guardaroba con capi più pesanti. L’inizio 2024 era stato molto mite quindi tanti avevano saltato l’acquisto di capi spalla e simili”. Le occasioni di fare buoni affari sono tante per i consumatori: “I prezzi – prosegue Mantovani – hanno rallentato la loro crescita e gli sconti fanno il resto. Per noi commercianti, lo ricordo sempre, le vendite di fine stagione sono solo uno strumento per liberare il magazzino e fare spazio ai nuovi arrivi delle collezioni primavera-estate. I margini di guadagno sono sempre molto ridotti, di certo non possiamo basare sui saldi la tenuta dei bilanci e dell’occupazione nelle nostre aziende”.

Tra le buone notizie per la categoria, il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana segnala un deciso ritorno ai negozi della rete distributiva tradizionale: “Tanti utilizzano le vetrine virtuali dell’e-commerce come una sorta di catalogo utile ad informarsi e orientarsi fra modelli, colori e prezzi. Poi però finalizzano l’acquisto in un negozio fisico, dove possono entrare in contatto con l’oggetto dei desideri e ricevere consulenza personalizzata. La formula vincente del retail del futuro sarà proprio questa: le imprese dovranno avere una presenza doppia, online e offline. Ed è offline, nella vita reale, che si costruisce il rapporto di fiducia con i clienti”.

Le regole dei saldi 

  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
  • Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  • Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  • Indicazione del prezzo: in Toscana è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita e lo sconto applicato.
Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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