Questa mattina, presso la Pieve di San Giovanni Battista di Galatrona a Mercatale Valdarno, è stato presentato il restauro del dipinto seicentesco Madonna con Bambino e i Santi Francesco e Macario. L’opera, un olio su tela di autore ignoto toscano della prima metà del XVII secolo, è stata ricollocata nella sua posizione originaria alla presenza di autorità locali e appassionati d’arte. Era presente anche il sindaco di Bucine, Paolo Nannini.
L’opera e il suo significato storico. Il dipinto, di grandi dimensioni (172 × 124 cm) e incorniciato in legno modanato e dipinto, raffigura la Vergine con il Bambino, circondata da cherubini, insieme a San Francesco e San Macario, quest’ultimo rappresentato con un teschio in mano e un libro a terra. Sullo sfondo si distingue un castello identificato come il vicino Castello di Galatrona. L’opera proviene dall’antica chiesa dedicata a San
Macario e alla Vergine Maria, oggi distrutta.
Un restauro tra pubblico e privato. Il restauro, avviato circa un anno fa su iniziativa dell’allora sindaco Nicola Benini, è stato finanziato da Luca Sanjust, titolare della Fattoria Petrolo, e realizzato dalle restauratrici Paola Baldetti e Marzia Benini del Consorzio RICERCA. Alla cerimonia erano presenti anche la dott.ssa Ilaria Pennati della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Arezzo, Siena e Grosseto, il parroco Don Denis e un gruppo di volontari della Pieve.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione delle opere d’arte del territorio, avviato dal Comune di Bucine con la pubblicazione del volume Arte e Restauro a Bucine, che ha censito i principali capolavori presenti nelle chiese locali. L’obiettivo è quello di replicare interventi come questo per altre opere che necessitano di restauro, molte delle quali sono custodite proprio nella Pieve di
Galatrona.
Luca Sanjust, grande appassionato d’arte, ha sottolineato il legame della sua famiglia con il territorio: “Abbiamo aderito volentieri, anche per il richiamo alla Torre di Galatrona raffigurata nel dipinto”.
La dott.ssa Pennati ha evidenziato il valore del recupero: “Grazie alle restauratrici, il dipinto ha riacquistato equilibrio cromatico, gravemente compromesso dal tempo. La Pieve di Galatrona è uno dei tesori del territorio aretino che merita attenzione e cura attraverso collaborazioni pubblico-private”.
Infine, le restauratrici Baldetti e Benini hanno espresso soddisfazione: “Siamo orgogliose di aver portato a termine questo restauro. Speriamo che sia il primo passo per trovare i fondi necessari al recupero degli altri dipinti presenti nella Pieve”.