08, Febbraio, 2025

Processo Keu, udienza rinviata a marzo. Comitato “Le vittime di Podere Rota”: “Continueremo a vigilare”

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Processo Keu, l’udienza presso il Tribunale di Firenze, è stata rinviata al 14 marzo. In merito interviene Catia Naldini, Presidente del Comitato “Le vittime di Podere Rota” costituitosi parte civile.

“Ieri mattina presso il Tribunale di Firenze ci aspettavamo l’inizio del Processo Keu, l’inchiesta sugli scarti dei rifiuti conciari, che hanno contaminato le terre di mezza Toscana e da noi la strada provinciale SP7 che porta dentro l’impianto di Podere Rota. L’udienza preliminare però è stata rinviata al 14 marzo, in quanto sono state presentate una lunga serie di eccezioni (da parte degli Enti chiamati in causa da cittadini e associazioni a risarcire i danni insieme agli imputati) che sembrano rimettere in gioco e rendere particolarmente complessa la costituzione delle parti civili. Il nostro Comitato “Le vittime di Podere Rota“ è già stato ammesso al processo come parte civile, con ordinanza del 18-10-24; ci auguriamo che in occasione di questo rinvio il GIP non voglia modificare la decisione già presa dal PM”.

“Ricordiamo che la Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, che si occupa dell’inchiesta, chiede il processo per 24 persone, tra imprenditori, politici locali e dirigenti pubblici, e 6 aziende. Tra i capi di accusa inquinamento ambientale, traffico di rifiuti pericolosi e associazione a delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa. Ma le richieste di rinvio a giudizio potrebbero ancora slittare perché è emersa la questione di incostituzionalità dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio contenuta nella recente riforma Nordio. Venerdì 14 quindi conosceremo anche la decisione del GIP sulla necessità di sospendere il processo per sollevare la questione con la Corte Costituzionale, come richiesto dal PM”.

“Se così sarà, al di là della condivisibile questione di merito, il processo subirà purtroppo rallentamenti che potrebbero favorire i responsabili dell’inquinamento. Aspettiamo fiduciosi che emergano le responsabilità e le giuste condanne, ma non con le mani in mano! Ci stiamo adoperando nei confronti degli Enti preposti affinché si continuino le indagini per individuare se ci sono ulteriori siti inquinati anche nel nostro territorio, affinché sia fatto un monitoraggio adeguato e continuo delle matrici ambientali e siano iniziate al più presto appropriate indagini sanitarie sulla popolazione coinvolta, ancora non previste. Ci auguriamo che si possa procedere nel modo più celere ed efficace possibile alla rimozione degli agenti inquinanti (e quindi alla bonifica) di tutti i siti interessati dall’illecito smaltimento”.

“Dalle risposte ufficiali dell’assessore Monni si desume che per la strada provinciale SP7 di Piantravigne è tutto ancora in fase di valutazione e si parla ancora di probabile contaminazione: il procedimento di caratterizzazione e bonifica è stato affidato alla conferenza di servizi insediata a novembre 2024 a Terranuova Bracciolini. Saranno pianificati due distinti procedimenti di caratterizzazione e bonifica che riguardano il tratto di strada privato che sarà a carico di CSAI con procedimento di Bonifica di competenza comunale e il tratto di strada pubblico a carico del comune di Terranuova Bracciolini e Provincia, con competenza a carico della regione, i piani di caratterizzazione e bonifica dei due tratti, seguiranno lo stesso iter documentale, le stesse tipologie e metodiche e farà capo alla stessa conferenza dei servizi per le analisi e l’approvazione.
Noi continueremo a vigilare e a mantenere alta l’attenzione, come merita questo processo e questo grave caso di inquinamento ambientale, il più grave della nostra storia recente”.

 

 

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