19, Novembre, 2025

“Non esiste la fine”: due giorni di studi dedicati a Pasolini alla Pieve di San Giovanni Battista

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Il lungo percorso culturale che San Giovanni Valdarno ha dedicato a Pier Paolo Pasolini trova il suo momento più alto nel convegno nazionale “Non esiste la fine. PPP – Parole per Pasolini”, in programma venerdì 21 e sabato 22 novembre nella Pieve di San Giovanni Battista. Dopo settimane di incontri, proiezioni, letture e approfondimenti, l’iniziativa riunisce alcuni dei maggiori studiosi italiani e internazionali per una riflessione corale sull’eredità di Pasolini a cinquant’anni dalla sua scomparsa.

L’iniziativa si svolge con il patrocinio delle Università di Firenze, Siena, Pisa, dell’Università per Stranieri di Siena, dei Licei Giovanni da San Giovanni e di istituzioni culturali come il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, il Centro Studi di Casarsa della Delizia e la Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria. L’evento rappresenta il momento conclusivo del progetto “Pasolini – 50 anni dopo”, promosso dal Comune di San Giovanni Valdarno con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana e il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comitato nazionale per il centenario della nascita di Pasolini. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il sindaco Valentina Vadi, l’assessore alla cultura Fabio Franchi e tre membri del comitato scientifico: Riccardo Lestini dei Licei Giovanni da San Giovanni, presente in sala, e Giulia Tellini (Università di Firenze) e Cristina Savettieri (Università di Pisa), collegate da remoto.

“Un convegno di studi – ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi – organizzato in collaborazione con le Università della Toscana che chiude una rassegna dedicata a Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla morte violenta avvenuta nel 1975. Un appuntamento di alto valore e di grande prestigio, organizzato con rigore da un comitato scientifico d’eccellenza, che ringrazio di cuore. Per noi è veramente un onore, come piccolo comune della Toscana, essere sede di un convegno di studi così autorevole”.

L’assessore Fabio Franchi ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto: “È con grandissima soddisfazione che il Comune di San Giovanni Valdarno è riuscito a organizzare uno degli eventi più rilevanti a livello nazionale dedicati a Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla morte. Il merito è di un comitato scientifico autorevolissimo che ha riunito tutte le università della Toscana. Il convegno avrà un taglio molto innovativo e accessibile a tutti, pur mantenendo intatto il rigore scientifico”. Franchi ha spiegato come l’intero impianto dei lavori sia stato organizzato intorno a parole chiave, “quasi dei flash”, capaci di restituire temi ricorrenti nell’opera pasoliniana o concetti fondamentali del suo pensiero. L’assessore ha sottolineato inoltre la presenza di studenti e studentesse delle scuole superiori del territorio, segno di una forte volontà di apertura verso il pubblico più giovane.

Il programma di iniziative che ha anticipato il convegno, sviluppato tra ottobre e novembre, è stato concepito per restituire la vitalità e la complessità di una figura che continua a interpellare il nostro tempo. L’obiettivo è stato quello di valorizzare la dimensione letteraria, cinematografica e critica dell’opera pasoliniana attraverso appuntamenti diversi, ma uniti da una medesima linea interpretativa: mostrare quanto la voce di Pasolini sia ancora necessaria per comprendere le trasformazioni sociali, culturali e politiche dell’Italia contemporanea.

Ad aprire il calendario è stata l’anteprima nazionale del libro “Un sacco de monnezza. La morte di Pasolini e il futuro dell’Italia” di Riccardo Lestini, presentato a Palomar, Casa della Cultura. Sono seguite quattro serate di rassegna cinematografica dedicate ai momenti più significativi della filmografia pasoliniana, tra cui Accattone, Uccellacci e uccellini, Il Vangelo secondo Matteo e Il Decameron, oltre a una serata dedicata ai cortometraggi che attraversano l’intera produzione del regista. Non sono mancati gli appuntamenti riservati alle scuole del Valdarno, con mattinate di proiezioni e incontri pensati per avvicinare gli studenti al pensiero critico e alla poetica cinematografica di Pasolini.

Il convegno del 21 e 22 novembre rappresenta il naturale punto di arrivo di questo percorso. La scelta del titolo anticipa l’idea centrale: costruire un vocabolario pasoliniano, una serie di parole-chiave che aprano nuovi sentieri interpretativi senza chiudere l’opera dell’autore in definizioni rigide. Ogni parola richiama un tema affrontato da Pasolini nelle sue opere letterarie, poetiche, cinematografiche e giornalistiche, oppure concetti che gli studiosi considerano fondamentali nella sua visione del mondo.

Amore, Madre, Sacro, Masaccio, Rabbia, Stile, Corpo, Politica, Italia, Terra, Scuola, Gioventù, Dante, Luce, Novecento sono le parole-chiave attorno alle quali fare comunità e rileggere l’opera così multiforme e viva di Pasolini, aprendo nuove riflessioni ma senza chiudere. Perché non esiste la fine”, ha spiegato il comitato scientifico, composto da Daniela Brogi, Riccardo Lestini, Cristina Savettieri, Niccolò Scaffai e Giulia Tellini.

Il programma riunisce studiosi provenienti da prestigiose università italiane ed europee, oltre che da centri di ricerca e istituzioni culturali di rilievo. I lavori si apriranno venerdì 21 novembre alle 9 con i saluti istituzionali del sindaco Valentina Vadi, seguiti dalla prima sessione presieduta da Riccardo Lestini. Daniela Brogi inaugurerà gli interventi con una riflessione sull’Amore, seguita da Giulia Tellini sulla Madre. Il Sacro sarà analizzato da Stefania Rimini, il rapporto con Masaccio da Roberto Chiesi e la Rabbia da Daniele Corsi. Una discussione collettiva chiuderà la mattinata. Nel pomeriggio, sotto la presidenza di Giulia Tellini, si parlerà di Stile con Silvia De Laude, di Corpo con Massimo Fusillo, di Politica con Paolo Desogus, di Italia con Carla Benedetti e di Terra con Alessandro Fiorillo. Anche questa sessione si concluderà con un momento di confronto tra i relatori.

La giornata di sabato 22 novembre, presieduta da Cristina Savettieri, sarà dedicata ai temi della Scuola, della Gioventù, del legame con Dante, della Luce e del Novecento, con interventi rispettivamente di Riccardo Lestini, Marco Villoresi, Manuele Gragnolati, Anna Masecchia e Marco Bazzocchi. Una discussione finale e le conclusioni di Cristina Savettieri chiuderanno le due giornate. Ogni intervento sarà preceduto dalla lettura di un breve testo di Pasolini scelto dai relatori, interpretato da studenti ed ex studenti dei Licei Giovanni da San Giovanni coordinati da Riccardo Lestini. L’organizzazione è curata dall’Accademia del Poggio.

Riccardo Lestini, a nome dell’intero comitato scientifico, ha spiegato così lo spirito dell’iniziativa: “Uno dei punti più importanti che ci siamo prefissati come organizzazione e come comitato scientifico è stato quello di fare in modo che il convegno fosse un’occasione di apertura. Solitamente questa tipologia di convegni ha un grande limite: affoga nei tecnicismi e i contenuti rimangono all’interno di un discorso chiuso, riservato all’accademia e agli addetti ai lavori. Noi invece abbiamo voluto aprire il convegno. La struttura stessa, organizzata per parole chiave nella costruzione di un ideale lemmario pasoliniano, è pensata per essere accessibile a tutti”.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti e l’evento è aperto non solo agli specialisti, ma a chiunque desideri approfondire una figura che continua a esercitare una forte influenza critica sul presente.

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