Il Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, ha scritto a Trenitalia e Regione facendosi portavoce del disagio segnalato da studenti e famiglie del Valdarno a causa della modifica dell’orario dei treni della tratta ferroviaria Incisa Valdarno – Montevarchi per raggiungere gli Istituti scolastici del territorio e in particolare l’ Istituto “B. Varchi”.
“Mi sono attivata – spiega Chiassai – facendo richiesta formale perché venga risolta la problematica quotidiana di tanti ragazzi nella fascia oraria 7.00-8.00, cruciale per studenti e pendolari. Da settembre è stato modificato l’orario dei treni che fino all’anno scolastico scorso garantiva agli studenti di usufruire di un servizio adeguato alle loro necessità scolastiche, attualmente i servizi causano ingiustificabili e progressivi disagi soprattutto agli oltre 1000 ragazzi che frequentano il “Varchi” provenienti da tutto il Valdarno sia aretino che fiorentino”.
Nel dettaglio, il treno attualmente in partenza da Incisa Valdarno alle 6.57 arriva a Montevarchi alle 7.18, costringendo gli studenti ad attendere oltre un’ora prima dell’inizio delle lezioni delle 8.20. Il treno successivo parte alle 7.55 e arriva alle 8.11, troppo a ridosso dell’orario di ingresso a scuola, le famiglie lamentano un cambiamento negli orari inspiegabile, la partenza da Incisa infatti è stata posticipata di ben 10 minuti rispetto all’anno scorso e di 18 minuti rispetto agli anni precedenti, con un impatto negativo sulla vita quotidiana degli studenti. “Un altro aspetto inspiegabile – prosegue il Sindaco – è la presenza di tre treni molto ravvicinati, alle 7.55, alle 8.12 e 8.18, con orari che risultano poco funzionali sia per gli studenti sia per i lavoratori”.
Il Sindaco avanza quindi una richiesta precisa: “La programmazione degli orari ferroviari deve rispondere alle esigenze reali del territorio, in particolare di studenti, lavoratori e famiglie. In un’ottica di mobilità sostenibile, il treno dovrebbe rappresentare un’alternativa efficiente all’auto privata o all’autobus, che al momento risulta purtroppo sovraffollato. Chiedo a Trenitalia e alla Regione Toscana una revisione della programmazione mattutina dei treni, perché sia garantita una copertura adeguata nella fascia considerata “protetta”, tra le 7.00 e le 8.00, con un intervallo di 30–40 minuti tra una corsa e l’altra, per dare una risposta alle esigenze della nostra comunità che merita attenzione e rispetto, perché non è accettabile che il Valdarno venga ulteriormente penalizzato anche nelle scelte formative e professionali a causa di disservizi nel trasporto”.