06, Settembre, 2024

Blocco dei contributi alle famiglie per la non autosufficienza: l’allarme del Sindaco Silvia Chiassai Martini

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Il Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, ha lanciato un grido d’allarme in merito al blocco dell’erogazione dei contributi destinati alle famiglie per il supporto alla non autosufficienza. Durante un recente incontro della Conferenza dei Sindaci, la Chiassai Martini ha denunciato la gravità della situazione, evidenziando come il fondo regionale per l’assistenza sanitaria sia già esaurito a metà anno, lasciando decine di famiglie in attesa di un aiuto essenziale.

Non è ammissibile che il fondo regionale sia terminato così presto, causando gravi disagi ai cittadini in una fase della vita delicata e complessa“, ha dichiarato il Sindaco. Secondo quanto riferito, a Montevarchi già 18 famiglie sono state costrette a rinunciare o a coprire interamente le spese per inserire i propri cari in RSA, con costi che possono superare i 3500 euro mensili. Un peso insostenibile, soprattutto considerando l’aumento dei costi di gestione delle strutture sanitarie.

“Il problema principale-  spiega Chiassai Martini – è dovuto alla mancanza di comunicazione tra la Asl e le amministrazioni comunali. Nonostante l’Unità Valutativa Multidisciplinare territoriale abbia continuato a rilasciare l’idoneità per il riconoscimento della quota sanitaria, le famiglie hanno poi scoperto, solo per vie informali, che non c’erano più risorse economiche per coprire il contributo promesso.”

La situazione si aggrava ulteriormente anche per chi richiede assistenza domiciliare. Il fondo per l’assistenza diretta a badanti e caregiver, che in passato non aveva mai avuto liste d’attesa, è stato bloccato dallo scorso 7 agosto, sempre senza alcuna comunicazione ufficiale, lasciando molte famiglie in difficoltà senza possibilità di accedere al servizio.

Continua la nota del Sindaco:”La nostra Amministrazione ha infine proposto alla Conferenza che la quota di compartecipazione corrisposta dalle famiglie alla Asl, in base all’Isee, per il servizio di assistenza domiciliare, stimata in circa 30mila euro per il Valdarno, non venga più spesa dalla Asl per altre coperture economiche, come è stato fatto da sempre, ma che venga rimessa completamente nel Fondo per la non autosufficienza in modo da contribuire alla riduzione delle liste di attesa.”

”La ASL ha approvato la proposta quindi ci auguriamo che l’erogazione dei voucher alle famiglie in attesa si sblocchi quanto prima per cercare di dare respiro a chi ha già messo in struttura il proprio caro e paga la retta interamente e a coloro che attendono il doveroso aiuto economico per entrare in Rsa.”

Continua Chiassai:”Riteniamo che sia indispensabile per i Comuni, avere risposte sulle cause di una errata programmazione e gestione delle risorse che sono evidentemente insufficienti per la zona Valdarno e al contempo che vengano date spiegazioni e informazioni certe su programmazione e sblocco del Fondo per dare riscontri a tante famiglie del territorio che versano in una condizione di fragilità e che hanno diritto a ricevere contributi indispensabili per un minimo supporto. “

Conclude:”Infine, ci aspettiamo che venga rivista urgentemente la quota di assegnazione del finanziamento regionale ad un territorio con un bacino di utenza di 100mila abitanti e con un’incidenza della popolazione anziana che è stata fortemente sottostimata, visto l’esaurimento dei fondi a metà anno.”

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