24, Novembre, 2024

Accatastamento di caminetti e stufe, l’assessore regionale Monni: “Daremo più tempo con procedure più semplici”

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Sulle perplessità e critiche sollevate (anche dal sindaco di Montevarchi, Chiassai) in merito all’obbligo di accatastamento di caminetti e stufe a biomasse, entrato in vigore il 1 ottobre in Toscana, interviene oggi l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni: “Vorrei tranquillizzare cittadine e cittadini: semplificheremo ulteriormente le procedure di accatastamento dei caminetti e daremo tempo fino al 30 marzo 2024 per farlo”. Monni risponde così alle preoccupazioni espresse da molti enti e cittadini per le eventuali sanzioni previste in caso di mancato accatastamento dei generatori di calore a biomasse (caminetti e stufe) secondo i termini stabiliti dalla DGR n.222 del marzo scorso.

“Ritengo utile precisare – spiega l’assessora – che la procedura di accatastamento non ha mai previsto un sanzionamento immediato, infatti ad oggi non è stata comminata neanche una sanzione. L’Agenzia Regionale Recupero Risorse effettua da anni ispezioni sugli impianti termici ‘classici’, ad esempio le caldaie a gas. Se nell’ambito di tali controlli dovesse riscontrare il mancato accatastamento di un camino, l’ispettore ARRR richiederà di procedere alla registrazione entro i successivi 30 giorni. La sanzione scatterà solo nel caso in cui si lasci scadere anche questo ulteriore termine senza fare l’accatastamento”.

“L’accatastamento è una procedura semplice e gratuita – aggiunge Monni – che può essere fatta via internet o tramite apposita modulistica. Richiede l’inserimento di pochi dati, per evidenziare la presenza e la tipologia del camino. È un passo necessario per avere un quadro conoscitivo dell’attuale disposizione dei generatori di calore a biomasse, sulla base del quale impostare le politiche a tutela della salute e possibili futuri incentivi”.

“Questo provvedimento – conclude l’assessora – non ha e non ha mai avuto finalità né vessatorie né sanzionatorie, tuttavia le preoccupazioni manifestate, anche attraverso le segnalazioni delle consigliere e dei consiglieri regionali, che ringrazio, hanno evidenziato la necessità di una specifica e capillare campagna informativa, da elaborare in collaborazione con i Comuni con particolare attenzione alle aree montane. Nel frattempo abbiamo deciso di portare in Giunta, il prossimo lunedì, un provvedimento che posticiperà l’obbligo di accatastamento al 30 marzo 2024”.

Ad oggi sono circa 10.000 i generatori di calore a biomasse che sono stati accatastati.

Tutte le informazioni in merito si trovano qui.

Il numero di assistenza dedicato dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) ha gestito circa 1.200 chiamate, grazie alle quali è stato possibile raccogliere molti suggerimenti degli utenti e pensare ad ulteriori forme di semplificazione della procedura.

Per ogni dubbio è attivo il numero verde dedicato 800 15 18 22, attraverso il quale è possibile anche farsi aiutare nella procedura di accatastamento.

 

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In Toscana in vigore l’obbligo di accatastare camini, stufe e caldaie a biomasse. Chiassai attacca la Regione: “Decisione insensata”

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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