19, Febbraio, 2025

Abbracciamo il Valdarno, da un gruppo di mamme a un’associazione che promuove l’inclusione di bambini con autismo

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Abbracciamo il Valdarno è un associazione volta a promuove nel nostro territorio l’inclusione dei bambini e dei ragazzi con un disturbo dello spettro autistico o con patologie genetiche che portano a problematiche simili all’autismo. La sua fondazione è relativamente recente, in quanto è stata formata ufficialmente nel 2021, da un gruppo di mamme conosciutesi mentre aspettavano i propri figli a fare terapia al Centro Nuoto Valdarno.

“Sentivamo la necessità forte di metterci insieme per cercare di promuovere sul territorio, dove i nostri figli vanno a scuola, dove frequentano le terapie, la loro inclusione – racconta Valentina Campani, rappresentante di Abbracciamo il Valadarno. – La parola inclusione viene usata tantissimo, ma in realtà trovarla è molto raro. Ci siamo dette che se nessuno lo faceva per i nostri ragazzi, allora mettendoci insieme noi potevamo fare qualcosa.”

Nei primi tempi l’associazione contava solamente 25 famiglie, ma negli ultimi anni il numero è cresciuto fino ad arrivare a 57. Una delle aree principali su cui il gruppo concentra i propri sforzi è la scuola:

Per la scuola ci siamo concentrati affinché fossero promossi e conosciuti i linguaggi dei ragazzi con lo spettro autistico, principalmente verbali ma anche non verbali: loro non ragionano come noi normodotati, ma lo fanno tramite linguaggi comunicativi visivi.”

Per riuscire nell’intento, l’organizzazione ha deciso di fare delle donazioni a dei progetti di etichettatura degli edifici scolastici nel Valdarno, cominciando dalla scuola di Faella, allargandosi poi a due istituti di Montevarchi e quest’anno è stata contattata per donare lo stesso progetto a un istituto di Loro Ciuffenna.

La seconda grande area d’interesse per Abbracciamo il Valdarno è lo sport:

“Loro non vengono mai accolti dalle società sportive, perché non sono in grado di gestire le problematiche che hanno. Ci siamo allora ispirate a un movimento internazionale, le Special Olympics. Non abbiamo fatto le cose da sole, ma abbiamo trovato una collaborazione importante con la Fondazione Riconoscersi di Arezzo, un ente del terzo settore molto grande, e con la Synergy di San Giovanni. La Synergy aveva già una squadra special e quando noi ci siamo approcciate per creare qualcosa di simile si sono resi molto disponibili a darci gli spazi e mettersi in con noi in cammino per trovare il modo di far fare sport ai ragazzi.”

Nelle Special Olympics, un ragazzo con disabilità viene aiutato da un partner normodotato per eseguire i movimenti di una determinata disciplina; un progetto molto caro all’associazione, che nel 2023 è riuscita ad iscriversi alle Special Olympics con un gruppo specializzato in cinque discipline sportive.

Siamo fiere di questo progetto perché in Valdarno questa possibilità non esisteva, almeno per i ragazzi in età scolare. Fu molto faticoso perché, dopo un anno di collaborazione con la Synergy, volevamo trovare altre società sportive che aprissero questa collaborazione con noi e abbiamo ricevuto un due di picche molto importante, ma non ci siamo arrese. Siamo andate avanti e attraverso due coordinatori del progetto laureati in scienze motorie, formati con le Special Olympics abbiamo aperto cinque discipline, che sono: ginnastica artistica, danza sportiva, calcio, basket e lo YAP For Inclusion. Tutte le nostre forze di noi sette mamme del consiglio direttivo sono rivolte a raccogliere fondi e andare avanti in questi progetti sportivi. Per tre anni non abbiamo fatto pagare niente alle famiglie dell’associazione, perché, quello che ci preme sempre, è dare l’opportunità a tutte le famiglie, a tutti i livelli di gravità dello spettro autistico.”

Abbracciamo il Valdarno non si vuole fermare però solo a scuola e sport, ma vuole promuovere l’inclusione anche in altri settori:

“Ovviamente cerchiamo e chiediamo la collaborazione delle amministrazioni comunali e negli ultimi due anni siamo molto contente di quello che siamo riusciti a fare. Ci rivolgiamo sempre e comunque alla Conferenza dei Sindaci, appartenendo noi a tutti i comuni del Valdarno, da quello fiorentino a quello aretino. Proprio a questo proposito, ci avviciniamo al mese di aprile, il mese della consapevolezza sull’autismo, abbiamo in cantiere almeno due eventi: uno di cui posso già parlare, perché ho già avuto l’approvazione, è la camminata per l’autismo che faremo il 27 di aprile a Terranuova Bracciolini, con l’obbiettivo di riproporre ogni anno questa camminata in un comune diverso. Una camminata di sensibilizzazione di un’oretta, accessibile a tutti i tipi di disabilità. Abbiamo anche anche in cantiere un piccolo seminario, un convegno di riflessione che probabilmente si svolgerà a San Giovanni Valdarno, dove partiremo di disabilità, progetto di vita, fino ad arrivare all’età adulta.”

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