Sulla mancanza di acqua a San Giovanni interviene Tommaso Pierazzi del Movimento 5 Stelle.
“È impensabile che nel 2025 una città si svegli senza acqua corrente e senza alcuna comunicazione preventiva da parte del gestore del servizio idrico. Una società che nel 2024 ha registrato un utile di esercizio di 11,3 milioni di euro, distribuendo 4 milioni di euro agli azionisti, non può permettersi simili disservizi. Molti cittadini programmano l’utilizzo degli elettrodomestici, come le lavatrici, nelle ore mattutine per risparmiare sull’energia. Un’interruzione non comunicata può causare danni agli apparecchi e disagi significativi”.
“Nel 2024, l’Autorità Idrica Toscana ha riportato una perdita del 37,9% nel circuito idrico regionale. Questi dati evidenziano inefficienze che, unite alla mancanza di comunicazione, compromettono la fiducia dei cittadini nel servizio. È fondamentale che servizi essenziali come quello idrico tornino a una gestione completamente pubblica, per garantire trasparenza, efficienza e tariffe eque. Anche per quanto riguarda la Multiutility, è necessario rivedere l’attuale modello di gestione, favorendo forme in house che assicurino un controllo diretto da parte degli enti pubblici locali, la massima efficienza del servizio e tariffe sostenibili. Il servizio idrico deve essere considerato un bene comune, gestito senza finalità lucrative, con l’obiettivo primario di servire i cittadini e tutelare l’ambiente”.