24, Novembre, 2024

Pnrr, già 25 opere in Toscana ‘sbloccate’ grazie alla norma speciale: 2 in Valdarno. La soddisfazione dei consiglieri regionali Ceccarelli e Benucci (PD)

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Arriva da una interrogazione di Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd, e Cristiano Benucci consigliere regionale, la notizia che ad oggi sono già 25 le opere del PNRR che grazie alla legge 12/2022 potranno essere realizzate e finanziate e che altrimenti avrebbero rischiato di non vedere mai la luce. Si tratta nel dettaglio di 20 opere concluse e 5 in itinere, tra cui 5 strutture sanitarie, 6 scuole, 7 piste ciclabili e 4 strutture sportive.

Due di queste opere sono in Valdarno: si tratta della realizzazione della nuova mensa alla scuola media Guerri di Reggello e dell’ampliamento del campo da golf a Cavriglia.

Ceccarelli e Benucci, entrambi primi firmatari della legge, avevano depositato nei giorni scorsi un’interrogazione urgente all’assessore Baccelli in cui chiedevano una verifica delle misure e delle procedure che erano state introdotte, per valutare se la legge regionale stia effettivamente aiutando a fare in modo che i progetti del PNRR vengano approvati rapidamente.

“I dati forniti dall’Assessore – spiegano Ceccarelli e Benucci – rappresenta la miglior risposta alle tante polemiche fuori luogo che accompagnarono il dibattito relativo alla legge di semplificazione delle varianti urbanistiche per le opere del Pnrr. A detta di tanti questa avrebbe aperto la strada a distorsioni, a scempi. In realtà ha consentito di rispettare i tempi già a venticinque opere che in assenza di quella norma probabilmente avrebbero perso il finanziamento, e siamo convinti che altre ce ne saranno nei prossimi mesi”.

“Rivendichiamo come Partito Democratico – concludono gli esponenti Pd – che quello che oggi rappresenta un’emergenza nazionale, cioè il rispetto dei tempi per il PNRR, noi l’avevamo messo a fuoco già due anni fa proponendo una soluzione di semplificazione procedurale. Restiamo convinti sia questa la strada da percorrere e quello che il governo dovrebbe fare oggi su scala nazionale invece di attorcigliarsi in insignificanti discussioni”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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