Tommaso Pierazzi, M5S, sulla questione treni.
“Se il Ministro Salvini vuole occuparsi dei trasporti in Valdarno, chiarisca subito cosa accadrà. Il suo interessamento non basta: troppe volte abbiamo assistito a promesse senza soluzioni concrete. Ad oggi, non sappiamo se ci sarà una deroga al blocco dei treni sotto i 200 km/h, né fino a quando sarà in vigore, né quando verranno consegnati i nuovi treni capaci di garantire velocità e servizio adeguati al trasporto locale. È evidente che negli ultimi anni in molti si siano “distratti” sull’Alta Velocità trascurando i bisogni del trasporto regionale, ma ora il Ministro Salvini deve esprimersi in modo chiaro e definitivo. Per anni abbiamo assistito a una corsa bipartisan, da destra a sinistra, nel promuovere l’Alta Velocità in Toscana, senza affrontare il vero problema: i disagi quotidiani dei pendolari, come quelli della Valdichiana e del Valdarno aretino e fiorentino”.
“Potenziare la stazione di Arezzo è una priorità. Costruire cattedrali nel deserto, come la stazione MedioEtruria a Rigutino (o a Creti, come voleva Salvini), significa solo peggiorare i tempi di percorrenza e aumentare i disagi. La nostra proposta, come Movimento 5 Stelle, è chiara: abbandonare le opere scollegate dal territorio, pensate solo per le relazioni nazionali, e investire sul trasporto locale. Negli anni si è passati dall’intento di migliorare il pendolarismo quotidiano al privilegiare collegamenti ad alta velocità pensati per chi prende l’aereo. Il risultato? Sempre più pendolari del Valdarno sono costretti a usare l’auto, con le conseguenze che tutti vediamo ogni giorno in autostrada”.